Le vittime sotto protezione: «Siamo terrorizzate»
Nelle ore precedenti alla fuga, Federico Marcelli avrebbe mandato ad una sua ex - che si trova in una casa protetta -, un messaggio in cui le chiedeva perdono. Appena avuta notizia dell'evasione anche l'altra vittima (ma ce ne sarebbe una terza che lo ha accusato di lesioni) è stata messa sotto scorta. L'uomo era stato condannato in primo grado e poi in appello a 6 anni per le violenze verso una moldava di 40 anni che sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali sotto le minacce. E a non raccontare della gravidanza interrotta. «Se lo dici a qualcuno ti violento, ti ammazzo e sotterro il cadavere. Sono stato in Somalia, non avrei problemi a farlo». Poi è arrivata la condanna a 4 anni e 4 mesi nei confronti di un’altra ex, una 46enne pure moldava. Era accusato di averle usato violenza in una stanza del ristorante mentre veniva servita la cena nella stanza attigua.