Evade dai domiciliari per vedere la ex: all'appuntamento trova i carabinieri e finisce in carcere

Evade dai domiciliari per vedere la ex: all'appuntamento trova i carabinieri e finisce in carcere
Evade dai domiciliari per vedere la ex: all'appuntamento trova i carabinieri e finisce in carcere
di Federica Serfilippi
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Martedì 26 Marzo 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 18:29

ANCONA Evade dai domiciliari per incontrare l’ex compagna. All’appuntamento si presentano anche i carabinieri e lui, un 40enne anconetano, finisce in arresto. Ma la scappatella, che risale allo scorso 21 gennaio, ha portato una sequela di altri guai. Il tribunale di sorveglianza gli ha infatti tolto il beneficio della detenzione domiciliare, spedendolo in carcere. E ieri mattina il giudice Corrado Ascoli lo ha condannato a scontare otto mesi, in abbreviato, per il reato di evasione.

I fatti

L’amore ha presentato al 40enne un conto salatissimo.

Stando a quanto emerso, l’uomo si era messo d’accordo con la ex per potersi vedere nei pressi della chiesetta di Paterno e cercare di chiarire alcuni aspetti della loro relazione, che si era sbriciolata nei mesi scorsi. Pur di vederla e passare qualche minuto con lei, l’uomo - che sta scontando una condanna definitiva per furto - ha sfidato il provvedimento giudiziario che lo voleva recluso tra le mura domestiche ed è evaso.

Non si è allontanato di molto dalla sua abitazione, ma tanto è bastato per far scattare l’arresto per evasione. Fatto sta, che arrivato all’appuntamento nel posto designato, il 40enne ha trovato la sua ex, ma anche i carabinieri della stazione di Collemarino. Sia le divise che la donna lo stavano aspettando. Non solo l’anconetano non ha potuto scambiare una parola con la sua ex, ma si è ritrovato pure le manette strette attorno ai polsi.

Il sospetto

Sono stato incastrato» aveva detto l’uomo in aula, nel corso della direttissima, ipotizzando che qualcuno possa aver avvisato i militari di quell’incontro che, in teoria, doveva essere chiarificatore tra le parti. E che, invece, si è rivelato essere un incubo. Il giudice aveva convalidato l’arresto e rimesso l’uomo ai domiciliari. È stato poi il tribunale di sorveglianza a far scattare la misura del carcere. Il 40enne è stato difeso dall’avvocato Michele Zuccaro.

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