Ancona, i furbetti del fisco non hanno scampo: il personal trainer fantasma viaggia in supercar

Patto Agenzia delle Entrate-Finanza: incassati dal Comune 2,5 milioni dal recupero dell’evasione

Ancona, i furbetti del fisco non hanno scampo: il personal trainer fantasma viaggia in supercar
Ancona, i furbetti del fisco non hanno scampo: il personal trainer fantasma viaggia in supercar
di Michele Rocchetti
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:49

ANCONA - Un personal trainer esercitava la professione senza essere in possesso di partita Iva e dichiarando zero al fisco, mentre se ne andava in giro su auto di lusso. Un agriturismo svolgeva l’attività in assenza dell’autorizzazione commerciale e non pagando la tassa sui rifiuti. Un circolo culturale registrato come associazione senza scopo di lucro effettuava servizio di ristorazione. Un’azienda di noleggio veicoli proprietaria di 66 automezzi dichiarava ricavi e compensi assolutamente incongruenti rispetto al parco macchine in dotazione. E ancora, vari casi di contratti di affitto non registrati e di comodato d’uso fittizi.

L’accertamento

Sono alcuni esempi di evasione delle imposte erariali accertati grazie al rapporto di collaborazione tra Comune di Ancona, Ancona Entrate srl e Comando regionale della Guardia di Finanza sancito dal protocollo di intesa firmato per la prima volta nel 2007 e rinnovato ieri nella sala giunta di Palazzo del Popolo dal sindaco di Ancona Daniele Silvetti, dall’amministratore unico di Ancona Entrate Srl, Lorenzo Giacomo Robotti, e dal comandante regionale Marche della Guardia di Finanza, Alessandro Barbera.

Il segnale di civiltà

«Pagare le tasse è un fatto di civiltà che contribuisce a rendere solida la pubblica amministrazione – ha sottolineato il sindaco -.

Perciò il recupero dell’evasione è, da una parte, un modo per dare un segnale educativo, dall’altra una maniera per riconquistare risorse preziose, utili a fornire un migliore servizio ai cittadini». E non parliamo di bruscolini. Grazie alla sinergia con Ancona Entrate srl e Comando regionale della Guardia di Finanza negli ultimi dieci anni il Comune di Ancona ha potuto incassare circa 2,5 milioni di euro derivanti dal recupero dell’evasione.

In particolare il recupero sui tributi locali è stata pari a quasi 1,4 milioni di euro su un totale di 260 soggetti controllati. Quello su Tarsu, Tares e Tari ha portato nelle casse 1.062.214 euro, mentre quello su Ici, Imu e Tasi 319.891 euro. Tutto questo a fronte dell’emissione di avvisi di accertamento per omessa o infedele dichiarazione, anche a seguito di segnalazioni di irregolarità rilevate dalla Guardia di Finanza nel corso della propria attività di controllo. Ma anche il Comune di Ancona può a sua volta segnalare alla Guardia di Finanza potenziali situazioni di rischio riguardanti i tributi dello Stato, incassando dei benefit.

Negli ultimi dieci anni questa attività, condotta da Ancona Entrate srl, ha portato nelle casse comunali contributi di partecipazione al contrasto dell’evasione fiscale pari a 1.166.725 euro. Gli ambiti di intervento per i quali è stato effettuato il maggior numero di segnalazioni sono nell’ordine: Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare (195), Disponibilità di beni indicanti capacità retributiva (150), Urbanistica e Territorio (145), Commercio e Professioni (79), Residenze fittizie all'estero (6), per un totale di 575 segnalazioni. «Questo tipo di azione sortisce anche un effetto positivo sul territorio – ha dichiarato il generale Barbera -, in quanto ristabilisce l’equità fiscale, permettendo agli imprenditori di esercitare la propria attività in maniera scevra da concorrenza sleale».

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