Alluvione nelle Marche, l'urlo dei sindaci: «Fatti solo i lavori veloci del giorno dopo. Basta ritardi o rischiamo una nuova tragedia»

di Sabrina Marinelli, Véronique Angeletti e Martina Marinangeli
Sabato 16 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 08:05 | 2 Minuti di Lettura
Alluvione nelle Marche, l'urlo dei sindaci un anno dopo: «Solo i lavori fast nel dopo alluvione. Ora basta ritardi»

Esattamente un anno fa, le Marche si risvegliavano nell’incubo di una catastrofe naturale «senza precedenti», come l’hanno definita gli esperti. Un’alluvione che ha travolto ampie porzioni dell’Anconetano e del Pesarese e spazzato via 13 vite. Un incubo da cui il nostro territorio fatica a risvegliarsi. Le cicatrici della tragedia sfregiano ancora i comuni inondati dalle acque del Misa, del Nevola e del Burano, fiumi killer che continuano a far paura. Ad un anno di distanza, quanto fatto non è ancora abbastanza. È il coro unanime dei sindaci dei comuni più colpiti a sottolinearlo, mettendo in evidenza come, al di là degli interventi di somma urgenza, poco altro sia stato portato a casa.

Tronchi e legnami sono rimasti nei letti dei corsi d’acqua, rischiando di replicare l’effetto diga che un anno fa fu concausa della catastrofe. Molti dei ponti e delle strade distrutti dall’impeto delle esondazioni sono ancora fuori uso, lasciando isolati quartieri e frazioni. Le opere di messa in sicurezza del territorio sono solo all’inizio. Un contesto di precarietà che ha ripercussioni psicologiche non indifferenti su chi vive in quelle zone. Ad ogni pioggia l’incubo ritorna, insieme alle immagini in slow motion di quanto accaduto un anno fa. «Un fardello che difficilmente se ne andrà, come il dolore per le vittime», lascia trapelare la commozione dalle sue parole il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. «Al di là degli interventi emergenziali non è stato fatto nulla», non fa sconti il primo cittadino di Cantiano Alessandro Piccini. Il passato non si cambia, ma che almeno sia un monito per il futuro: quelle 13 vite spezzate lo esigono.

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