Alluvione nelle Marche, l'urlo dei sindaci: «Fatti solo i lavori veloci del giorno dopo. Basta ritardi o rischiamo una nuova tragedia»

di Sabrina Marinelli, Véronique Angeletti e Martina Marinangeli
Sabato 16 Settembre 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 08:05 | 2 Minuti di Lettura

Riccardo Pasqualini, sindaco di Barbara: «Nei nostri torrenti tronchi e legname come un anno fa»

1«Abbiamo tre piccoli ponti da sistemare, di cui uno importantissimo perché unisce la parte abitata, che si trova nella collina, con il centro del paese. E rappresenta anche una via d’accesso molto transitata per alcune frazioni. Poi c’è anche quello al confine tra i Comuni di Barbara e Castelleone di Suasa e che si immette sulla provinciale Corinaldese. Infine, un terzo ponte, proprio accanto al Molino Mariani, che per il Molino stesso è fondamentale».

2 «L’unico residente che non è rientrato ancora a casa - anche perché deve fare i lavori di ristrutturazione post alluvione - è Simone Bartolucci. Per le imprese invece no».

3 «Le spese eseguite dal nostro Comune in somma urgenza sono state di circa 550mila euro, di cui 490mila li abbiamo nel frattempo ricevuti. Quindi ne dobbiamo avere ancora circa 60mila».

4 «Il nostro territorio comunale è molto piccolo e il fiume Nevola lo percorre per circa due chilometri e mezzo. Detto questo, è stato pulito il fiume nel nostro tratto e sono stati sistemati, in parte, gli argini per circa un chilometro e mezzo in prossimità del ponte provinciale (nella zona del Molino Mariani per intenderci). C’è, però, ancora da sistemare tutta la parte a monte, soprattutto quella relativa ai torrenti Fenella e Acquaviva, che poi diventano fiume Nevola sul nostro territorio. Questi torrenti, infatti, sono ancora come erano il giorno dopo dell’alluvione: tanti tronchi e legname pronto a ricadere sul letto stesso di questi corsi d’acqua».

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