Ponte Garibaldi di Senigallia, doppia silhouette. Ecco la scelta: ad arco oppure curvato

Ponte Garibaldi, doppia silhouette. Ecco la scelta: ad arco oppure curvato
Ponte Garibaldi, doppia silhouette. Ecco la scelta: ad arco oppure curvato
di Sabrina Marinelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 12 Novembre 2023, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 19:29

SENIGALLIA Due soluzioni per Ponte Garibaldi: potrà essere ad arco, come ponte del Coppetto, oppure curvato. Le due ipotesi sono state presentate, al momento solo con una descrizione verbale, venerdì al sindaco nel corso di un incontro con il vicecommissario all’emergenza.

«Sicuramente sarà a campata unica, quindi, non avrà le pile in alveo – premette l’ingegnere Stefano Babini, vicecommissario – e sarà più alto degli attuali argini perché starà sopra. Queste le caratteristiche che dovrà avere. Al sindaco ho illustrato due soluzioni, gliele ho descritte perché non disponiamo ancora di un rendering. La prima ad arco prevede un ponte come quello che si sta realizzato al Coppetto». 


La bocciatura


E’ simile al modello Calatrava, bocciato quando venne rifatto ponte 2 Giugno, che inizialmente doveva essere proprio così.

Ipotesi che ora rispunta. «Sarebbe però più leggero nei materiali rispetto al Calatrava – precisa l’ingegnere -, l’altro invece sarebbe curvato nell’impalcato». L’arco in questo caso sarebbe creato sotto la base del ponte. «La pendenza sarebbe, però, minima e poco impattante, comunque non superiore al metro tra la parte centrale e le estremità – prosegue l’ingegnere –. Ovviamente entrambe le soluzioni saranno valide da un punto di vista della sicurezza perché garantiranno il deflusso di un maggior quantitativo di acqua in caso di piena. Per i materiali saranno quanto più simili possibili al vecchio ponte». Il sindaco non ha espresso, al momento, preferenze.

«Intanto il parere del Comune non è vincolante, contrariamente a quello della Soprintendenza, – interviene Massimo Olivetti – ma ci fa piacere sia stato richiesto. Attendo di visionare i progetti, adesso non sono in grado di dire se sia meglio lo strallato ad arco stile Calatrava o quello curvato. Di sicuro non faremo l’errore di chi ci ha preceduto, visti i problemi che ponte Angeli dell’8 dicembre 2018 ha creato durante l’alluvione. La sicurezza dovrà avere la priorità sull’estetica».

Il modello Calatrava era stato bocciato subito perché troppo moderno. Soluzioni si stanno cercando per poter alzare ponte Angeli in caso di piena. Al vaglio ci sono i martinetti da posizionare alle estremità, da azionare in base alle necessità. Sempre venerdì Olivetti ha avuto anche un incontro con i tecnici della Regione per il problema alla foce del Misa. 


«L’intervento di apertura della barra di detriti, che abbiamo eseguito, è stato utile – aggiunge Olivetti – anche per una questione sanitaria perché ha evitato che si depositasse tutto il materiale portato dal fiume. Del costo se ne farà carico la Regione, a cui abbiamo chiesto anche una soluzione definitiva visto che si ricrea continuamente». Per il sindaco c’è anche il problema dei pedoni, che la utilizzano come passarella, entrando nel fiume dove è vietato. «Con l’allungamento del molo di levante e lo scolmatore – conclude il primo cittadino – il problema potrebbe trovare una soluzione definitiva». Dalla Regione hanno ricordato questi progetti, in particolare l’allungamento del molo di levante che dovrebbe evitare alle correnti di creare il deposito di detriti alla foce del Misa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA