Ultima idea a Senigallia: spostare ponte Garibaldi. La possibile location ora è l’ex lavatoio

Il sindaco Olivetti: «Non può essere realizzato nella vecchia sede. Spero mi convochino quanto prima»

Ultima idea a Senigallia: spostare ponte Garibaldi. La possibile location ora è l’ex lavatoio
Ultima idea a Senigallia: spostare ponte Garibaldi. La possibile location ora è l’ex lavatoio
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 1 Marzo 2024, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 12:51

SENIGALLIA - Ponte Garibaldi al palo e adesso si valuta la possibilità di spostarlo e renderlo inclinato, non perpendicolare al fiume. Potrebbe sorgere a ridosso dell’ex lavatoio in modo tale da salvaguardare i Portici Ercolani. Alla luce delle indagini sull’alluvione, che hanno visto contestare una circolare del 2018, che prevede un franco di 1,5 metri da lasciare sopra gli attuali argini per le strutture di nuova realizzazione, Ponte Garibaldi non potrà sorgere dove si trovava il precedente.

L’impasse

Questo è un dato di fatto di cui Anas ha dovuto tenere conto.

Da terra sarebbe alto parecchi metri, oscurando del tutto una parte di portico, dove dovrebbe essere realizzata anche la rampa d’accesso. Ipotesi che la Soprintendenza non autorizzerà mai. Ecco quindi che, per uscire da questa fase di impasse, è al vaglio l’ipotesi dello spostamento. «Ancora non abbiamo visionato il progetto – fa sapere il sindaco Massimo Olivetti –, è chiaro però che a queste condizioni il nuovo ponte non potrà essere realizzato nella vecchia sede. Per dire ora se andrà bene spostarlo più a monte, bisogna visionare la proposta di raccordo con la viabilità, che abbiamo chiesto ad Anas di realizzare. Per dare un giudizio, che comunque non sarà vincolante, voglio prima visionare le carte per capire se spostarlo potrà essere la soluzione giusta».

Traslarlo di alcuni metri, prima del lavatoio, permetterebbe di realizzare la rampa sul lato opposto all’altezza dell’ex bocciofila del bar dei cacciatori. Le due sponde non sarebbero però l’una di fronte all’altra. Il ponte non sarebbe quindi perpendicolare al fiume ma inclinato, con la parte di via Rossini più a monte rispetto a quella di via delle Caserme. «Spero di essere convocato quanto prima – prosegue Olivetti – perché abbiamo urgenza di capire e riprogrammare la viabilità. Vorrei avere il ponte per l’estate ma non so se sarà possibile».

C’è poi Ponte Angeli da rifare, perché per la procura non rispetta il decreto ministeriale del 2018, contestato a due indagati. E’ troppo basso. Ponte del Vallone, invece, dovrà attendere la sospensione del passaggio del gas in un tubo, prevista per la prima settimana di aprile, come emerso dalla riunione che si è tenuta in Comune martedì pomeriggio. Intanto c’è una commissione che dal 30 gennaio attende di essere convocata. E’ stata richiesta dall’opposizione per conoscere i dettagli degli interventi sui ponti. Il presidente Filippo Crivellini sta sollecitando continuamente la segreteria del presidente Acquaroli, essendo stata richiesta la sua presenza, ma è troppo occupato e non si riesce a fissare una data.

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