Ponte Garibaldi, il Comune di Senigallia ha deciso: «Spostato di 30 metri e non obliquo»

Ponte Garibaldi, il Comune di Senigallia ha deciso: «Spostato di 30 metri e non obliquo»
Ponte Garibaldi, il Comune di Senigallia ha deciso: «Spostato di 30 metri e non obliquo»
di Sabrina Marinelli
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Sabato 16 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:20

SENIGALLIA - Bocciata dal Comune l’ipotesi del nuovo ponte Garibaldi obliquo ma va bene spostato a monte, purché sia perpendicolare al fiume. La soluzione proposta dall’ente, tenendo conto degli effettivi problemi di viabilità, è di realizzarlo trenta metri più a monte in corrispondenza del bocciodromo. A questa ipotesi era già arrivata la struttura commissariale insieme ad Anas, perché le altezze previste dal decreto ministeriale del 2018 rendevano impossibile mantenere la posizione storica.

Le valutazioni

Tra le valutazioni fatte c’era quindi lo spostamento a monte con la possibilità di renderlo obliquo rispetto al Misa.

In questo caso sarebbe stato più lungo. La struttura commissariale, che ancora non ha preso visione dei rilievi del Comune, concorda sul fatto di lasciarlo perpendicolare perché in questo modo non sarà necessario realizzare un progetto nuovo ma basterà adattare quello già redatto da Anas che, da una prima bozza, l’ha già modificato altre due volte. «Il Comune trasmetterà al vicecommissario Babini delle valutazioni che potranno essere utili per la progettazione del nuovo ponte – spiega Nicola Regine, assessore ai Lavori pubblicità e Mobilità -, abbiamo valutato la viabilità nel corso di una riunione e per noi sarebbe preferibile spostare il ponte di circa 30 metri verso monte, lasciandolo perpendicolare al corso del fiume. Limitrofo al lavatoio, di fronte al campo da bocce». Giovedì si è svolta una riunione tecnica in Comune in cui sono stati considerati gli aspetti relativi alla viabilità. «Sono valutazioni del Comune – precisa l’assessore Regine – pertanto non vincolanti». Restando perpendicolare, come già lo era prima, ma spostato più a monte, non sarà più lungo e saranno più brevi i tempi della progettazione, che era stata già fatta su quelle lunghezze anche se ora andrà riadattata. Il nuovo ponte dovrà mantenere un franco - quindi un’altezza - di un metro e mezzo dalle sponde e sopra andrà posizionata la struttura. Una volta definito il progetto di ponte Garibaldi verrà deciso il destino di ponte Angeli, perché la struttura commissariale ha chiesto ad Anas di studiare come poterlo rendere più sicuro. I ponti rientrano nel più ampio piano di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Numerose altre strutture danneggiate si trovano nella vallata e anche di questo ha parlato il capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialardi nell’incontrato avuto con il Comitato 15 settembre, che conta oltre 400 alluvionati.

Il ripristino

«Per quanto concerne il ripristino delle infrastrutture danneggiate – dice il capogruppo dem – ho presentato a metà febbraio un’interrogazione al presidente Acquaroli per sollecitare maggiore attenzione alle numerose segnalazioni provenute dai sindaci dei Comuni delle Valli del Misa e del Nevola. Non ho ricevuto risposta ma spero che la Giunta regionale sia consapevole della funzione strategica nei collegamenti tra Senigallia e le aree interne, e tra le singole municipalità, la cui mancata ricostruzione rischia di arrecare un enorme danno sul piano economico e sociale». Affrontati nell’incontro anche i temi dell’ufficio speciale mai partito e dei ristori.

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