SENIGALLIA C’è la diffida della Federcaccia contro la realizzazione di ponte Garibaldi, la cui rampa andrebbe ad occupare la propria sede. L’ex bocciodromo, i locali della segreteria e l’ex bar, di proprietà della sezione comunale della Federazione italiana caccia, verrebbero demoliti per fare spazio alla rampa d’accesso. «L’abbiamo appreso dagli organi di stampa – interviene l’avvocato Federico Titta Rosati, presidente della sezione cittadina di Federcaccia -. Non spetta a noi alcuna valutazione di carattere estetico o funzionale ma ci limitiamo ad osservare che nessuno dei soggetti interessati da questa realizzazione (Regione Marche, Comune di Senigallia, Ufficio Speciale per la ricostruzione, Anas) ha interpellato il nostro sodalizio».
La querelle
Sono stati tutti diffidati lo scorso 27 marzo, nel timore di un esproprio dell’intero compendio. «Siamo stati costretti a diffidare formalmente dal porre in essere attività di pianificazione o progettazione dei lavori, per la realizzazione del nuovo Ponte Garibaldi – prosegue il presidente - che interessino la nostra area, rammentando che il valore della stessa era stato indicato in 400mila euro nell’anno 2018 da parte del Comune di Senigallia, con una comunicazione formale, tramite l’ingegnere Gianni Roccato, in previsione della realizzazione del progetto Orti del Vescovo».
L’opposizione
Nemmeno al Pd che chiede, inoltre, spiegazioni sul futuro di ponte degli Angeli. «Verrà demolito o modificato? – si chiede Massimo Barocci, segretario del Pd, che ironicamente aggiunge - ci mettono i martinetti, lo fanno levatoio? Sospeso come un ponte tibetano? E’ ancora presto per deciderlo. Continuano a fare ipotesi, congetture, proclami – prosegue riferendosi ai ponti - e ai turisti che arriveranno doneremo, per il secondo anno consecutivo, l'immagine di una città ancora ferita che aspetta soluzioni che non arrivano».