Tamberi e Barontini sono in Sudafrica per prepararsi al meglio alle Olimpiadi: si cerca la forma ottimale

Tamberi e Barontini sono in Sudafrica per prepararsi al meglio alle Olimpiadi: si cerca la forma ottimale
Tamberi e Barontini sono in Sudafrica per prepararsi al meglio alle Olimpiadi: si cerca la forma ottimale
di Roberto Senigalliesi
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Martedì 16 Gennaio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 07:38

POTCHEFSTROOM Che ci fanno tre anconetani a Potchefstroom, in Sudafrica, su un campo d’allenamento? Stanno preparando le prossime Olimpiadi di Parigi, al caldo, in una struttura ottimale situata a 125 chilometri da Johannesburg, nell’ex Transvaal, in tranquillità, in un posto che ospita anche altri diversi atleti di tutto il mondo. Sono Gianmarco Tamberi e Simone Barontini, entrambi già con la testa a Parigi 2024, ed il coach di Simone, Fabrizio Dubbini. Rimarranno in Sudafrica fin quasi la fine del mese, dopo almeno 3 settimane piene di allenamenti ed alla ricerca della condizione ottimale. Ovviamente non disdegnano di stare assieme nei momenti liberi ed anche di andare a cena nello stesso posto. Gimbo Tamberi è già proiettato sulle Olimpiadi parigine. Dove, ha dichiarato nei giorni scorsi, cercherà di ottenere un risultato mi riuscito a nessun atleta al mondo: vincere due ori olimpici nel salto in alto.

Un obbiettivo per cui si sta preparando con tutto il suo staff: l’allenatore Giulio Ciotti, il preparatore atletico Michele Polloni, il fisioterapista Andrea Battisti, il video analyst Silvano Chesani e lo sparring partner Eugenio Meloni.

Tamberi ha anche detto che rinuncerà alla stagione indoor ma punterà sugli Europei di Roma prima delle Olimpiadi. Simone Barontini – come racconta il suo coach Fabrizio Dubbini – si sta riprendendo dai piccoli problemi fisici avuti a dicembre.

Il lavoro

«Simone sta bene, i parametri sono tutti normali. La struttura è molto bella con due campi di allenamento in erba naturale, una grande palestra. Lavora intensamente e stiamo anche valutando se fare le indoor, fra un paio di giorni prenderemo una decisione. Sarà una scelta importante e non vogliamo fare errori. Le indoor servono per trovare il clima agonistico ed è altrettanto importante gareggiare all’aperto con gli Europei a giugno a Roma e poi le Olimpiadi. Forse Simone farà un 400 il 28 gennaio ad Ancona».

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