Tiong presenta l'Ancona del futuro alla Mole: «Questa è la piazza ideale, progetto ad ampio respiro»

L'imprenditore malese Tony Tiong e il patron Mauro Canil durante l'incontro aperto al pubblico alla Mole
L'imprenditore malese Tony Tiong e il patron Mauro Canil durante l'incontro aperto al pubblico alla Mole
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Giovedì 31 Marzo 2022, 09:54

ANCONA Ore 19, Tony Tiong prende il microfono. L’auditorium della Mole Vanvitelliana, gremita, ammutolisce. Cala un religioso silenzio. La gente intuisce subito che il nuovo patron biancorosso sta per dire cose molto importanti. «Buonasera a tutti e forza Ancona» scandito in italiano. E poi in inglese: «Ringrazio il presidente Mauro Canil e il direttore generale Roberta Nocelli che hanno avuto fiducia in me». Completo scuro, camicia bianca, sguardo deciso e argomenti concreti. Senza lasciarsi andare a frasi fatte, a voli pindarici. Tiong è sembrato fin dall’inizio a suo agio, in piena sintonia con l’entourage societario, sposandone la filosofia che ha contraddistinto questo gruppo. E’ il nuovo proprietario del club dorico, rileverà il 95% delle quote azionarie da Canil a cui rimarrà il 5%, ricoprendo con buone probabilità la carica di presidente onorario.

La Nocelli avrà pure più poteri. «Come molti ormai sanno, sono un imprenditore nato a Singapore ma vivo fra Hong Kong e Tokyo. Sono un grande appassionato di calcio, soprattutto di Serie A. Sono cresciuto guardando Maradona, Gullit, Van Basten ma il mio idolo è Roberto Baggio, lo ammiro anche come uomo. L’Italia è il mio paese preferito, la frequento da dieci anni e mi piace tutto di voi: cultura, cibo, persone, clima. Non ho mai avuto dubbi che se fossi entrato nel calcio lo avrei fatto in questo Paese. E secondo me Ancona è perfetta, la piazza ideale per come la vedo io. Qui ci sono tutte le condizioni per fare le cose bene».

Naturalmente Tiong ha dovuto subito chiarire il perché un uomo di affari del suo calibro abbia deciso di investire proprio ad Ancona. «A un punto della mia vita ho deciso di entrare nel calcio e ho contattato un imprenditore italiano, Antonio Postacchini, e ho conosciuto Roberto Ripa che mi ha presentato Leonardo Limatola.

Ad ottobre ho iniziato a valutare quale fosse la squadra giusta per noi. Ho detto che ero interessato ad una società di una bella città, senza debiti e con una tifoseria appassionata. E così Ripa e Limatola mi hanno parlato di Ancona. A dicembre i primi contatti con Canil, a febbraio sono venuto qui per la prima volta e sono rimasto favorevolmente impressionato. Ho conosciuto un imprenditore serio e competente, un’ottima persona che ha raggiunto grandi risultati nel suo lavoro e nello sport». Le sensazioni sono state ottime anche quando Tiong ha incontrato il sindaco Valeria Mancinelli. «Con Canil ho condiviso il progetto Ancona, un progetto che sarà lungo termine. L’amministrazione comunale è disposta ad aiutarci Mauro, sono intenzionati a sostenere il nostro percorso. Si, sono emozionato di iniziare oggi questa avventura».

Il primo passo di questo nuovo capitolo è legato principalmente al centro sportivo. Al vaglio ci sono già diverse soluzioni, ma non è un mistero che l’obiettivo principale sia quello di costruire nel perimetro dello Stadio Del Conero. «Per quanto riguarda i piani per i prossimi cinque anni voglio lavorare sulle infrastrutture senza dimenticare la parte tecnica. Partendo appunto da una casa tutta nostra. La Serie B? Faremo tutto quello che c’è da fare per crescere e fare bene. Posso promettere solo di dare il massimo in questa avventura».

Tiong resterà ancora ad Ancona in questi giorni, molte le riunioni in agenda. Il closing è previsto per la prossima settimana. L’imprenditore malese domenica sarà in tribuna per assistere alla partita con il Gubbio, molto importante per conquistare la posizione migliore ai playoff. Ripa sarà l’amministratore delegato, mentre Limatola entrerà nel Cda. Non sono previsti altri ingressi, almeno per il momento.

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