ROMA Rientro complicato per Gianmarco Tamberi che salta solo 2,16 al Golden Gala Pietro Menna e si deve accontentare del decimo posto. Il campione olimpico di Tokyo del salto in alto, campione del mondo ed europeo in carica, era al debutto stagionale allo stadio Olimpico di Roma a 265 giorni dall’ultima uscita agonistica di Bruxelles dello scorso settembre, quando ha conquistato per la terza volta il titolo di campione della Wanda Diamond League.
L’affetto
A 12 mesi dal trionfo agli Europei in casa, quando salì fino a 2,37, Gimbo si è presentato sotto la curva sud dell’Olimpico ottenendo, ovviamente, il pieno di applausi. La gente lo ha applaudito con affetto, memore delle emozioni e dei successi ottenuti in passato dal trentunenne anconetano delle Fiamme Oro che, ovviamente, non era certo al massimo essendo questa di Roma la sua prima uscita stagionale, dopo un lungo periodo di sosta. E, soprattutto, dopo un inverno passato a smaltire i problemi al ginocchio. La sua condizione, ma questo era noto, non è ancora ottimale.
La misura saltata, 2,16, con tre errori a 2,20, non è certamente nelle corde del poliziotto anconetano. La gara è iniziata a 2,12 che Tamberi, dopo avere chiamato a gran voce i tifosi che erano venuti allo stadio per lui, supera agevolmente l’asticella.
Per quanto riguarda la sua prestazione ovviamente lo stesso Tamberi non si aspettava misure eccezionali. «Il Golden Gala è ovviamente una delle mie gare preferite- aveva dichiarato alla vigilia – . Non avrei mai pensato di gareggiare quest’anno, invece ce l’ho fatta e già questo e’ un successo. Il mio viaggio è iniziato in modo diverso quest’anno, lo sapete, ma è sempre bello vedere così tanta gente. E poi mi piace ammirare i giovani che crescono: io ho sempre condiviso le mie esperienze. È sempre importante avere supporto. Per questo devo ringraziare loro, la squadra, per avermene sempre dato».