ANCONA - Un pezzo di storia che a breve verrà restituito alla città grazie alla sguardo sempre vigile dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona. Si tratta di tre lapidi provenienti dall’antico cimitero monumentale ebraico del Cardeto, rinvenute nella zona delle grotte del Passetto.
I manufatti
A notarle, murate presso il cancello che regola l’accesso alla parte più estrema dell’area, erano stati, circa 4 o 5 mesi fa, alcuni militari dell’Arma, che ne ha immediatamente dato notizia ai rappresentanti della Comunità Ebraica di Ancona, offrendosi di effettuare il recupero e riportare i manufatti al loro originario luogo di provenienza. L’opera di rimozione delle lapidi, probabilmente utilizzate nel secondo dopoguerra come materiale edile di recupero o elementi di abbellimento del fronte spiaggia, è stata effettuata giovedì con il supporto dello scultore jesino Massimo Ippoliti - intervenuto per evitare danneggiamenti, ha materialmente scalpellato via le lastre - e degli addetti alla Soprintendenza di Ancona. La loro ricollocazione all’interno del cimitero ebraico è prevista per l’inizio della prossima settimana. «Le lapidi saranno messe insieme a quelle che si trovano raggruppate vicino all’ingresso - fa sapere il presidente della Comunità Ebraica di Ancona, Marco Ascoli Marchetti -, ma siccome queste sono state ordinate per data, è in corso, nonostante siano molto rovinate, la decifrazione delle epigrafi da parte di un esperto». Marchetti si dice grato sia ai Carabinieri che alla Soprintendenza per un intervento «anche piuttosto impegnativo e faticoso, considerato il peso delle lapidi, che riconsegna non soltanto alla Comunità Ebraica di Ancona, ma a tutta la città, un importante tassello del suo patrimonio artistico e culturale». Da notare che i proprietari delle grotte circostanti non si sono in alcun modo opposti alla rimozione delle lastre e hanno anzi fornito il proprio aiuto.