Ascoli, Fenati nel mirino del fisco:
«Ma lo yacht è un regalo dello sponsor»

Ascoli, Fenati nel mirino del fisco: «Ma lo yacht è un regalo dello sponsor»
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Sabato 2 Marzo 2019, 16:05
ASCOLI C’è una coda di peripezie per Romano Fenati, il pilota ascolano protagonista del dispetto a 200 all’ora al collega Manzi (gli pinzò i freni in pieno rettilineo nel Gran Premio di San Marino). L’eco di quella storia è già sfumata, la squalifica esaurita e Fenati, dopo anche le sue scuse pubbliche per il fattaccio, è stato riaccolto e perdonato nel team Snipers con il quale tra qualche giorno a Jerez ricomincerà i test ufficiali per la nuova stagione. Prima gara il 10 marzo. Insomma, ci siamo. Ma da qualche mese gli ispettori del fisco stanno valutando le sue entrate alla luce di un paio di situazioni anomala: nel 2013, 2014 e 2015 il pilota ascolano non aveva presentato dichiarazione dei redditi.
 
«Romano tra 2012 e 2013 ha gareggiato per il team Italia che doveva rendicontare - spiega la mamma Sabrina - un doppio premio sportivo che era di 7500 euro all’anno. Sono stati contabilizzati in un anno solo e su quelli sono stati pagate tasse, sanzioni e interessi». Il premio sportivo è una sorta di rimborso spese allargato codificato in ambito coni con il quale si cerca remunerare chi svolge attività agonistica all’inizio della sua carriera.
I diritti di immagine
Fenati poi, dal 2014, anno in cui ha raggiunto la maggiore età, ha ceduto i suoi diritti d’immagine alla società Fennyfive Srl, il cui amministratore unico è la mamma Sabrina Fenati. Da qui in poi scompare come persona fisica nei tabulati del fisco e sembra che l’Agenzia stia andando a ritroso per capire sponsorizzazioni e introiti della Fennyfive. Ricompare, Fenati, nel 2016 quando dichiara circa 55mila euro (in linea con gli stipendi di un pilota di Moto3, ndr) e l’attenzione degli ispettori si focalizza sul fatto che l’anno dopo il pilota ascolano diventa proprietario di uno yacht da 80mila euro, finito nella sua anagrafe patrimoniale ma soprattutto stridente con il tenore delle dichiarazioni.

«Non abbiamo acquistato proprio nulla, l’unico bene acquisito è stato l’Audi Q3 nel 2016, regolarmente registrata» garantisce mamma Fenati che rimanda all’entourage del team di Romano. Dove con grande semplicità rivelano che «lo yacht gli fu regalato da Marinelli (l’imprenditore pesarese di Eurocucine scomparso lo scorso maggio, ndr) lo sponsor del team. Per quanto possa sembrare folle e non codificato in ambito professionistico, accadde proprio questo. Marinelli teneva a Fenati come a un figlio e in questo rapporto particolare potevano rientrarci gli scappellotti come anche i regali folli. Lo yacht appartiene alla seconda categoria».

Che tra i due ci fosse un legame particolare lo testimonia la home page del sito ufficiale del pilota ascolano che ancora oggi, tra le notizie principali, ripropone il «Ciao Andrea» dedicato a Marinelli in occasione della sua prematura e improvvisa scomparsa alla fine dello scorso maggio. Che il povero Marinelli fosse un imprenditore sui generis non è storia nuova: nel settore dei regali folli a Fenati va ricondotto anche un 4x4 con cui il pilota ascolano si presentò a un Gran Premio. Per quanto riguarda invece gli anni successivi, Fenati dal 2017 ha ceduto i suoi diritti d’immagine a una nuova società, la Rf5: «Ed è tutto tracciato - continuano dal suo staff - bonifici, emolumenti e contratti. I beni di Fenati sono tutti in Italia. Siamo a disposizione del fisco per chiarire, ove naturalmente ce ne fosse bisogno. Il nostro sforzo ora è riportare Romano in pista e tutelare la sua rinascita dopo tutto quello che è successo». Lo yacht, per la cronaca, è ormeggiato al porto di San Benedetto.
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