«Rispetterò gli impegni presi». Il patron dell'Ancona Tiong si fa vivo da Hong Kong dopo un lungo silenzio: ma ora servono i fatti

«Rispetterò gli impegni presi». Il patron dell'Ancona Tiong si fa vivo da Hong Kong dopo un lungo silenzio: ma ora servono i fatti
«Rispetterò gli impegni presi». Il patron dell'Ancona Tiong si fa vivo da Hong Kong dopo un lungo silenzio: ma ora servono i fatti
di Peppe Gallozzi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 14 Marzo 2024, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 08:23

ANCONA Appena sette righe di comunicato dal suo quartier generale di Hong Kong, trasmesse alla stampa nella mattinata di ieri, per rompere un silenzio che durava dal 22 gennaio. Proprio da quella conferenza dove si parlava di sogni e di Serie A. Il presidente dell’Ancona Tony Tiong, se non altro, ha battuto un colpo. Un piccolo colpo che, tuttavia, nel bailamme attuale potrebbe aiutare a riconquistare briciole di serenità fondamentali per raggiungere l’obiettivo primario: la salvezza sul campo. 


«Rispetterò gli impegni presi»

La parte più significativa della nota è quella relativa agli impegni. Ovviamente in riferimento alla nascita del centro sportivo per il quale manca la firma sull’atto notarile circa l’acquisto dei terreni (sette ettari e mezzo) adiacenti allo stadio Del Conero: «Ho accolto favorevolmente le dichiarazioni del Sindaco Daniele Silvetti che rappresentano e consolidano il percorso intrapreso dall’Amministrazione assieme alla Società per la realizzazione del Centro Sportivo. Il sottoscritto ha fatto e sta facendo quanto di sua competenza per portare alla realizzazione di un progetto di importanza strategica fondamentale per la Società, ma anche per tutto il territorio, rispettando quanto più volte dichiarato e illustrato alla cittadinanza».

Ritardi e rinvii 

Dietro l’Ancona Sports Center non si nasconde solo un’ambiziosa struttura. C’è il manifesto (e la credibilità) di un intero cammino presidenziale iniziato, due stagioni fa, acquisendo il 95% del pacchetto di maggioranza dalle mani di Mauro Canil, oggi socio di minoranza e presidente onorario. Proprio per questo i quattro rinvii già accumulati da gennaio (motivazioni lavorative, Capodanno cinese e problematiche familiari le varie giustificazioni fornite) stanno preoccupando l’ambiente al pari della situazione di classifica con la squadra in piena zona playout: «Entriamo in una fase di campionato, dove sarà sempre più importante essere compatti per mantenere la categoria.

Per cui, chiedo a tutti di stare al nostro fianco, mettendo da una parte le polemiche e le delusioni. Ho la fortuna di essere il Presidente di una società importante con dei tifosi straordinari che ci seguono in maniera numerosa in casa e in trasferta. Purtroppo, in questo campionato, non sono stato presente come avrei voluto, ma la mia vicinanza, il mio supporto, verso tutto il club non è mai mancato».

Ora servono i fatti

Parole giuste, ci mancherebbe altro, che forse potevano andar bene in un contesto più tranquillo. Ora come ora per tranquillizzare la piazza servono i fatti. Chiari e inequivocabili. Ad esempio: nel comunicato non si fa alcun accenno alla data del prossimo viaggio in Italia del presidente per incontrare Silvetti (da Palazzo del Popolo farebbero sapere che il summit difficilmente si terrà prima di Pasqua). Altra cosa, nessuna postilla di Tiong alle situazioni legate al ds Francesco Micciola e al tecnico Gianluca Colavitto. Il primo, in una conferenza di due settimane fa, lo ha tirato in ballo attribuendogli responsabilità relative all’ultimo (deludente) mercato di riparazione. Il secondo ha un andamento da retrocessione (media del 1.09, di fatto analoga a quella dell’esonerato Donadel) ma non appare in discussione. 

Priorità alla salvezza

Resta la priorità odierna: difendere la Serie C. Spagnoli e compagni, isolandosi da ogni altro discorso e sfruttando la grande spinta della tifoseria, dovranno dare l’assalto all’obiettivo. Vitale, per il futuro del Cavaliere armato. 

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