Altro che Bari: girone F con le umbre
altrimenti ci sarà davvero il Cesena

I giocatori del Matelica durante la preparazione
I giocatori del Matelica durante la preparazione
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Mercoledì 22 Agosto 2018, 10:59
ANCONA - Domenica 26 agosto si riparte con i preliminari di Coppa Italia, gare del primo turno rinviate «a data da destinarsi». Deliberato il ripescaggio del Villafranca Veronese per portare l’organico della Serie D a 168 squadre, mentre la composizione dei gironi «sarà ufficializzata entro la fine di questa settimana e quindi successivamente saranno diramati i calendari». Questo quanto reso noto dal Consiglio Direttivo del Dipartimento Interregionale, riunitosi a Roma nella sede della Lega Dilettanti. Per cui domenica alle 16 si ripartirà con Recanatese-Jesina, Castelfidardo-Santarcangelo e Bastia-Montegiorgio, tre dei 48 preliminari di Coppa rinviati per la tragedia di Genova. Anche Pineto-Sangiustese, valida per il primo turno, si giocherà comunque domenica: le due società si sono già accordate.

L’inizio del campionato dovrebbe però scivolare dal 2 al 9 settembre o forse addirittura al 16, mentre i nove gironi saranno resi noti sabato ma i rebus non mancano. Como e Prato hanno infatti presentato ricorso al Tar del Lazio dopo che la Figc ha bocciato le loro richieste di ripescaggio in C. Sia l’Avellino che il Bari, risorte in D, vorrebbero invece una sistemazione diversa rispetto ai criteri geografici sempre adottati negli ultimi anni dalla Lega Nazionale Dilettanti. I campani spingerebbero per il girone G, quello delle laziali e delle sarde, mentre il Bari di Aurelio De Laurentiis, che ha affidato la presidenza al figlio Luigi dopo aver scelto il tecnico fanese Giovanni Cornacchini, ha formalmente richiesto la collocazione nel girone F con le marchigiane, le abruzzesi e le molisane per evitare i pericolosi derby con il Taranto. Il Bari punterebbe molto sui soliti motivi di ordine pubblico, ma sembra che alla fine non riuscirà a farcela: le nove pugliesi resteranno tutte insieme nell’H contro le lucane e alcune campane.

Il Dipartimento Interregionale è infatti seriamente intenzionato a rispettare i criteri geografici, come ha sempre fatto nel compilare i nove gironi. Per cui sarebbero solo due le versioni del futuro girone F, dove le sei marchigiane saranno di nuovo insieme alle sei abruzzesi, ovvero Avezzano, Francavilla, Notaresco (che è l'ex San Nicolò), Pineto, Real Giulianova e Vastese, e alle tre molisane Agnonese, Campobasso e Isernia. Uno è legato alla possibile svolta verso l'Umbria e il girone a 18 si completerebbe così con Bastia, Cannara e Trestina. L'altro è invece quello classico con il girone che s’allungherebbe verso la Romagna ma con alcune variazioni. Il San Marino, sfrattato dallo stadio di Serravalle, giocherà infatti le partite interne a Castiglione di Ravenna e uscirebbe così dal nostro raggio d'azione. Varcando il confine marchigiano, la prima candidata a scivolare nell’F sarebbe il Santarcangelo, quindi la Sammaurese di San Mauro Pascoli e la Savignanese di Savignano sul Rubicone. Se poi il girone sarà a 20 di fronte ci sarebbero anche il titanico RC Cesena e il Forlì. Anche il Classe di Sant’Apollinare, alle porte di Ravenna, resterebbe fuori: è più a nord. 
 
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