Altinier, attaccante di Ascoli e Como si proietta alla sfida: «Picchio, hai tempo per risalire»

Altinier, attaccante di Ascoli e Como si proietta alla sfida: «Picchio, hai tempo per risalire»
Altinier, attaccante di Ascoli e Como si proietta alla sfida: «Picchio, hai tempo per risalire»
di Anna Rita Martini
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Giovedì 9 Novembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 08:47

ASCOLI Uno dei doppi ex della sfida che si giocherà al Del Duca sabato prossimo tra Ascoli e Como si chiama Cristian Altinier. L’ex attaccante arrivò proprio dal club lariano nella stagione 2014-15, 32 le presenze e 17 i gol realizzati. Altinier, che sta attualmente frequentando il corso per diventare direttore sportivo, rimase in bianconero un solo anno ma tanto è bastato per farsi apprezzare dalla tifoseria in campo e fuori. Altinier, lei arrivò in bianconero proprio dal Como, due squadre che sabato si affronteranno. «Si, a Como rimasi solo 6 mesi prima di venire ad Ascoli, a fine stagione il Como non mi rinnovò il contratto e venni ad Ascoli dove mi sono trovato benissimo. Disputammo un campionato importante sempre ai vertici della classifica tanto da arrivare a conquistare la promozione in Serie B dopo l’esclusione del Teramo».

 
Professionalità

Un solo anno ad Ascoli, ma ha saputo farsi apprezzare a suon di gol e professionalità. «Ascoli è stato una delle città dove mi sono trovato meglio sia a livello calcistico che umano.

Avvertivo anche fuori dal campo un grande calore da parte della tifoseria, anche adesso i tifosi mi scrivono. A fine stagione sarei rimasto volentieri ma l’allora società fece scelte diverse. Peccato che non abito vicino ad Ascoli, altrimenti verrei spesso al Del Duca. Ogni tanto mi viene voglia di tornare, ma a frenarmi è la distanza (vive in Lombardia ndr), ma vedrete che prima o poi verrò a vedere qualche partita. Spero anche di poter iniziare, una volta terminato il corso per ds, a lavorare o in Serie D o C. So che devo fare tanta gavetta». Veniamo alla sfida di sabato, Come la vede? «All’Ascoli serve vincere, questo mi sembra evidente, deve muovere la classifica. In questa prima parte di campionato la squadra sta giocando un po’ sotto le aspettative, ma c’è tutto il tempo per rimediare. Il Como invece sta messo meglio, sta disputando una buona stagione. Io non nascondo la mia simpatia per l’Ascoli senza togliere nulla ai lariani, ma come rapporto ed esperienza non posso non tifare Ascoli». Molto delle giocate passa per i piedi degli attaccanti, lei ad Ascoli realizzò 17 gol, adesso tante cose sono cambiate. «È un discorso generale, a volte gli attaccanti trovano difficoltà ad andare in gol, se poi giocano in piazze esigenti fanno fatica a conquistare la fiducia. L’unica cosa che posso dire è cercare di rimanere umili e concentrati perché è solo così che si guadagna la stima dei tifosi in ambienti come quello di Ascoli che ho avuto modo di conoscere, la diffidenza, la pressione, diventano spinta vitale per vincere. Io l’unica cosa che facevo era cercare di far gol sempre anche in allenamento». 

I tifosi

Un messaggio ai tifosi bianconeri? «Provo un grande affetto per la piazza ascolana. Mi fa un certo effetto vedere i tifosi nell’altra curva, quando c’ero io erano nella sud ed era tutta un’altra cosa. Resta il fatto che il pubblico bianconero è sempre un valore aggiunto. Spero che la squadra riesca a superare questo momento e che possa tornare a raggiungere obiettivi che la piazza merita». Come lo vedi Nestorovski? «È uno che ha fatto tanta serie A, non credo ci sia molto da commentare sulla sua carriera. Posso solo dire che a volte quando si scende di categoria l’ inizio è sempre difficile, ma vedo che l’ esperto attaccante si è già ambientato molto bene. Mi auguro che possa dare una grande mano alla squadra».

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