Juventus, Conte: "Non dateci per finiti
Contro il Lione non pensando alla Roma"

Juventus, Conte: "Non dateci per finiti Contro il Lione non pensando alla Roma"
di Luca Pasquaretta
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Giovedì 3 Aprile 2014, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 20:26
LIONE - Atto primo. Ha parlato di una sfida squilibrata il tecnico del Lione, Remi Garde: Loro avrebbero dovuto giocare i quarti di Champions, non di Europa League. Sono come il Psg. Poi però c’è il campo: «Il bello del calcio è che a volte capitano i miracoli» ha sottolineato, anche se si è detto «frustrato» dai tanti infortuni. «Noi non stiamo meglio» ha rilanciato Antonio Conte: 3-5-2 d'ordinanza con Tevez là davanti (non segna in Europa dall’aprile del 2009), ma senza lo squalificato Vidal.



LA FILOSOFIA DI CONTE

«La sconfitta di Napoli può essere catalogata come fisiologica - ha detto il tecnico salentino- Ci può stare dopo un ciclo vincente. Mi auguro possa darci la forza per affrontare questo finale di stagione alla grande». Occhio al Lione: «Hanno un attacco temibile. Li abbiamo studiati. Conosciamo i punti forti e quelli deboli, cercheremo di fare la partita, sapendo che la prima sfida è molto importante nell’ottica della qualificazione». Testa bassa e pedalare. Conte ha risposto per le rime a Garde: «Ha detto che loro devono scalare una montagna? Cercheremo di non permetterglielo. Rendendola invalicabile. Mi ha fatto piacere che ci ha paragonati al Psg, abbiamo bruciato le tappe, non intendiamo fermarci. Non sono preoccupato della condizione psicofisica». Guai però a pensare alla Roma. «Siamo concentrati sull’Europa League, è giusto che la testa sia al Lione, il campionato lo prepareremo da venerdì. Essere rimasti i soli a rappresentare l’Italia in Europa per il secondo anno consecutivo deve essere un motivo di soddisfazione. Sentiamo la pressione, cercheremo di dare un po' di lustro al calcio italiano, andando il più avanti possibile».



MARCHISIO CRITICO

Toccherà al principino bianconero dare verve alla mediana bianconera. «La tirannia Juve non è finita. Mi viene da ridere quando sento parlare di crisi - ha rilanciato al fianco di Conte - All’esterno non c’è la giusta percezione di quello che stiamo facendo, un cammino straordinario. Il divario con gli anni aumenta: così rispondo a chi ci critica per una partita persa. Siamo partiti in Champions, volevamo migliorarci, ora siamo in Europa League, possiamo arrivare in fondo, non solo perché si gioca la finale a Torino.Vogliamo scudetto e coppa». Croce e delizia. O tutto, o niente.



PAROLA DI ELKANN

«Conte? Sono molto felice di questi ultimi anni insieme», ha detto ieri John Elkann, parlando a Serralunga d’Alba, sul futuro del tecnico. Stoccata all’Inter: «Non so perché non vince più, ma mi auguro che continui a perdere».