Lazio-Inter finisce 3-1. Le pagelle:
PROVEDEL
Attento su Dumfries, Gargliardini, e su una conclusione velenosa di Barella, deviata da Romagnoli. Sbaglia l’uscita su Lautaro, ma salva su Dumfries. Efficace.
LAZZARI
In dubbio per la febbre e una notte da incubo. Gioca da fermo, ma poi è stoico in una diagonale da ultimo uomo. E nella ripresa fa uno scatto per provare a far segnare Ciro. Eroico.
PATRIC
Anticipa, talvolta con astuzia. Magari si perde in qualità, ma corre e ferma tutti con una rabbia spaventosa. Esempio.
ROMAGNOLI
Va in difficoltà sulle accelerate e il fisico di Lukaku, ma lo spegne con uno sguardo di fuoco. Leader.
MARUSIC
Bloccato per colpa di Dumfries, si affaccia e regala a Immobile la prima palla-gol.
MILINKOVIC 8
Sanguina dall’inizio per un tacchetto sul ginocchio, ma il suo piede resta magico. Arcobaleno dalla trequarti per la rete di Felipe Anderson. Secondo assist in tre gare di campionato. Fenomeno.
CATALDI
Resta alto, detta il ritmo, soprattutto quando si affievolisce il pressing nerazzurro. Geometra.
VECINO 5,5
Preferito di nuovo a Basic dall’inizio. Non è ancora al top, ma è intelligente e, a tratti, fa il suo. Certo da lui ci si aspetta molto di più, non solo a livello tattico ma con gli inserimenti-gol. Va al troppo, Sarri lo aspetta al galoppo. Soldato.
FELIPE ANDERSON
Inizia mogio, spaventato, ma si fa in tre nei recuperi da mediano. Poi si sveglia, sforna prima un cioccolatino per Immobile, quindi taglia Di Marco e la mette dentro. Vendicativo.
IMMOBILE
Sbaglia qualche appoggio, ma è sempre il più pericoloso. Al primo tiro sfiora il palo, al secondo e al terzo Handanovic gli fa muro. Poi gli viene negato un rigore più che dubbio. Capitano.
ZACCAGNI
Scarica una bella palla su Marusic, prova qualche sprint e un bel tiro a giro. Fumoso.
PEDRO
Ha un’altra mentalità, cattiveria. Entra e ci mette l’anima. Anzi, anche l’assist per Luis Alberto per il tiro da fuori area. Si prende la gloria con un’altra perla finale sotto la traversa. Scugnizzo.
LUIS ALBERTO
Ci tiene a mostrare a tutti i costi il suo talento. Entra con il piglio giusto e scaraventa tutte le polemiche con un esterno fatato all’incrocio. Mago.
HYSAJ
Regge in una fase concitata della partita in cui l’Inter attacca all’impazzata. Sereno.
MARCOS ANTONIO
CANCELLIERI
SARRI
Non cambia nulla dopo Torino, decide di soffrire e punire l’Inter al momento giusto. Come l’anno scorso è decisivo con i cambi, Pedro e Luis Alberto lo ripagano. Comandante.
HANDANOVIC
Inoperoso finché non deve bloccare a tu per tu Immobile tre volte. Non può nulla su Felipe. Scottato.
SKRINIAR
Fa un errore che può costar caro in uscita, poi rimedia. Decisivo sul tiro a giro di Zaccagni con la deviazione di testa. Roccia
DE VRIJ
Beccato dai suoi ex tifosi, imperturbabile. Poi però lo superano ovunque.
BASTONI
Diligente, controlla Felipe Anderson, poi purtroppo a un certo punto lo lascia a Di Marco. Scolaro.
DUMFRIES
Sfonda a sinistra solo nei primi 10’ e si riaccende nel secondo tempo con l’assist e una testata respinta da Provedel. Lampeggiante.
BARELLA
Ci prova con un tiro velenoso, stoppa con le cattive Zaccagni, è sempre imbrigliato. Devia il tiro di Luis Alberto all’incrocio. Esangue.
BROZOVIC
È la mente, anzi il genio nerazzurro. Lanci da standing ovation, non c’è modo di fermare il suo estro.
GAGLIARDINI
L’ombra di Milinkovic, anche se impegna Provedel con un piattone mogio.
DIMARCO
Si perde Felipe due volte, una costa il gol della Lazio. Non basta una palla sulla testa di Lukaku né la punizione del gol a riabilitarlo del tutto. Intermittente.
LAUTARO
Non trova il varco e, frustrato, cerca da centrocampo un tiro sballato. Sfrutta un rimpallo e fa centro. Spietato.
LUKAKU
Fa a sportellate in area, calibra male due volte il colpo di testa. Impreciso.
DARMIAN
Riesce a dare linfa solamente a metà. Timido.
GOSENS
Non assicura nessun cambio di marcia. Spento
DZEKO
Il suo apporto è inferiore a quallo di Lukaku. Inutile.
INZAGHI
Parte a cento all’ora, ma non conclude nulla. Lo assiste la fortuna nella ripresa, poi Sarri lo rimanda dietro la lavagna.
FABBRI 5
La gara scorre una favola, anche se manca un giallo a Barella più la simulazione di Lautaro in area. Sventola cartellini nella ripresa, ma si perde due falli su Immobile, uno involato tutto solo verso la porta, uno in area. Distratto.
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