Italia-Svizzera, ecco le mamme degli Azzurri: dietro ogni campione c'è una grande donna

Italia-Svizzera, ecco le mamme degli Azzurri: dietro ogni campione c'è una grande donna
Italia-Svizzera, ecco le mamme degli Azzurri: dietro ogni campione c'è una grande donna
di Luca Uccello
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Martedì 15 Giugno 2021, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 17:47

W la mamma canta Edoardo Bennato. La mamma che c’è sempre, che non ti lascia mai, anche quando sei un ragazzone ricco e famoso. La mamma è sempre la mamma. È stata importante per Roberto Mancini quando a 13 anni ha lasciato papà Aldo e mamma Marianna a Jesi, per inseguire un pallone. Da piccolo Roberto era un vero monello. Uno di quelli che ne combinava una dietro l’altra. a 15 anni rubò l’Audi del padre e si schiantò. “Ma aveva quel sorriso smagliante da discolo che ti ammaliava. Come facevi a restare arrabbiata?”. Dietro ogni calciatore c'è (quasi sempre) una grande donna. La mamma. Alcune sono in primo piano e altre rimangono nell'ombra,Basta guardare la festa scudetto dell’Inter, la signora Bastoni che pulisce la bocca sporca di pizza al suo piccolo, si fa per dire, Alessandro. Cuore di mamma. Già.

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Ma un bambino terribile era anche Domenico Berardi. “Dicevo un sacco di bugie a mia mamma pur di andare a giocare con il pallone.

Ma se non fosse stato per lei…”.

La mamma di Jorginho, la signora Maria Teresa Freitas, con un passato da calciatrice, è quella che gli ha cambiato la vita quando lui voleva smettere con il calcio. Una confessione con tanto di lacrimuccia fatta al Daily Mail solo poco tempo fa.  Come ha fatto a fargli cambiare idea? Questa frase: “Tu non torni a casa e se lo fai trovati un posto dove stare perché a casa mia non ci entri. Ne hai passate così tante, hai mangiato lo stesso cibo per mesi e sei stato senza acqua calda e adesso vuoi smettere per i soldi? No. Ti stai allenando con la prima squadra e vuoi lasciare tutto? Non te lo permetterò”.

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La stessa cosa è accaduta a Leonardo Spinazzola. A 14 anni, dopo il passaggio dal Foligno al Siena, Leo si fa male alla caviglia, rientra in campo ed è vittima di uno stiramento. In quel momento voleva smettere con il calcio, fare altro. Per fortuna ascolta sua mamma. “Mia madre mi ha chiesto di pensarci bene perché probabilmente non avrei avuto un’altra possibilità di diventare calciatore. Per fortuna l’ho ascoltata”. L’8 di maggio, festa della mamma c’è una dedica per la sua Miriam che le ha regalato Mattia e Sofia, e per la mamma che gli ha permesso di realizzare un sogno. Commovente anche il messaggio di Leonardo Bonucci per la sua Dorita e Martina: ”Oggi è la vostra festa, festeggiate perché non è facile essere mamme. Auguri alla mia Mamma, ti voglio bene e a te Martina perché non poteva esserci mamma migliore per i miei figli”.

Poi c’è quella di Giorgio Chiellini, severa, presente, ieri come oggi. La signora Lucia, responsabile di una compagnia navale norvegese nel Mediterraneo, pretendeva dei buoni voti a scuola o niente allenamento.

Un’educazione che è rimasta nell’animo del capitano azzurro che in Nazionale, almeno per Nicolò Barella, ricopre proprio il ruolo della mamma. “Chiellini è più protettivo di un papà: è davvero protettivo come una mamma, ha sempre fatto sentire importanti anche a noi giovani, ci ha trasmesso fiducia”. Buoni voti a scuola per la mamma di Salvatore Sirigu, professoressa di Lettere, o niente pallone. Ancora oggi da mamma Paola riceve come regalo sempre un buon libro.

Poi c’è mamma Michela Immobile che si commuove ogni qualvolta vede suo figlio buttare dentro alla porta un pallone. Una mamma che gli ha scritto un dolcissimo messaggio firmato anche da papà Antonio: "Cuore di mamma, non esistono parole per descrivere quest'emozione che stiamo provando ancora una volta. Quando ti guardiamo in TV nonostante sono passati tanti anni l'emozione é sempre più forte. E' inutile dirti quanto noi siamo fieri di te. Sei la nostra più grande soddisfazione. In bocca al lupo! Ti amiamo . Mamma e Papá". Un messaggio pieno d'amore a cui Ciro ha risposto così: "Vi amo non smetterò mai di ringraziarvi per quello che ave te fatto e fate per me tutto i giorni”.

E così è anche per la mamma di Marco Verratti che accompagnava tutti i giorni a Pescara all’allenamento suo figlio pur di vederlo felice. Come quella di Giacomo Raspadori, che appena poteva dava una mano nella segreteria della squadra dei due figli, il Progresso di Castel Maggiore. Fino a qualche anno fa almeno, a commuoversi per le prodezze di Lorenzo il Magnifico era più suo padre che mamma Roberta: “Il padre quando vede le partite piange di gioia. E’ più emotivo di me, mentre per me è naturale guardare le prodezze dei miei figli”. E brave mamme….

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