“Tra cielo e terra: un angelo tra noi”, in mostra la tradizione ceramica di Appignano

Il sindaco Calamita: «Grazie ai maestri artigiani per la diffusione di messaggi di amore e pace»

Il sindaco Calamita: «Grazie ai maestri artigiani per la diffusione di messaggi di amore e pace»
Il sindaco Calamita: «Grazie ai maestri artigiani per la diffusione di messaggi di amore e pace»
di Chiara Morini
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Sabato 30 Dicembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 13:20

Sono più o meno grandi, tutte opere diverse e altrettanto da ammirare: la tradizione ceramica di Appignano, una delle 45 città italiane a mantenerla, è esposta nel convento dei frati Minori di Forano, fino al prossimo 2 febbraio. “Tra cielo e terra: un angelo tra noi”, questo il titolo della mostra, espone angeli di ceramica di ogni tipo, realizzati dalle associate di AppCreativa, con il sostegno di giovani artiste che rappresentano il motore del futuro dell’arte ceramica appignanese. Nella chiesa della Madonna Addolorata, invece, ci sono presepi d’arte ceramica.

L’esposizione

Inaugurata poco prima di Natale, la mostra al convento si compone di 23 angeli d’arte ceramica. Realizzati con terre rosse, refrattarie, con galestro rosa e nero, scolpiti a mano e al tornio, infine decorati con diversi materiali, dagli ossidi alle cere, passando per smalti e tecniche miste, create appositamente per il Natale 2023. Sono tanti e diversi, dall’angelo donna che prega a un’altra con una sola ala, da quella che guarda con affetto un bambino all’angelo che guida un altro ragazzino. Tutti belli, carichi di significato, ciascuno con un pensiero e messaggio per il visitatore. Pensiero dedicato a chi soffre guerre e terremoti, con uno sguardo anche agli angeli terreni. C’è l’angelo che rivolge gli occhi in alto quasi a pregare e c’è un piccolo bimbo sopra due mani, un altro angelo seduto e un in piedi tra le foglie a terra della natura, c’è quello che appare come una ragazza su un’asse di legno e quello che dorme adagiato sulle sue ali. Sono tanti, tutti belli, particolarmente intensi come quello che vola, ma sulla schiena ha due case e due persone sedute sui suoi piedi.

Accanto alle opere scultoree, per rimanere in tema di angeli, ci sono anche alcuni dipinti su tela.

I presepi

Non solo angeli, perché, rimanendo nel convento dei frati minori di Forano c’è una nuova installazione in ceramica semi refrattaria. In occasione dell’anniversario degli 800 anni del primo presepe, quello che san Francesco fondò a Greccio, c’è l’opera decorata con tecniche miste dove i personaggi del presepe che sono intorno alla Natività sono piccoli frati che vengono rappresentati durante la loro vita quotidiana. Un altro presepe, meccatronico, è in una sala attigua al percorso di mostra del chiostro. Non solo questi, perché Appignano per questo Natale ha anche previsto, nella chiesa dell’Addolorata, lungo la via dei vasai, una mostra di presepi, anche questi espressione di arte ceramica.

Tra questi si ricorda in particolare quello principale, che in scala riproduce la chiesa di Santa Tecla, che quest’anno è in parte rinnovato anche con un’illuminazione nuova e suggestiva. C’è poi quello tradizione in ceramica che il maestro Sandro Messi ha realizzato a mano, e ci sono anche quelli che sono stati realizzati e creati all’interno di bottiglie. Sempre di ceramica sono le 60 sfere decorative che abbelliscono l’albero di Natale scolpito in legno. «La nuova mostra di angeli in ceramica - ha sottolineato il sindaco Mariano Calamita - arricchisce il piacere della visita dei nostri presepi artistici. Ringrazio tutti i maestri ceramisti per il loro impegno nel diffondere con la loro arte messaggi di amore e di pace. Ne abbiamo bisogno oggi più che mai!».

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