La scossa vitale di Giorgia: “Ancora volano le farfalle” al Multiplex Giometti di Ancona alla presenza del cast

La scossa vitale di Giorgia: “Ancora volano le farfalle” al Multiplex Giometti di Ancona alla presenza del cast
La scossa vitale di Giorgia: ​“Ancora volano le farfalle” al Multiplex Giometti di Ancona alla presenza del cast
di Giovanni Guidi Buffarini
3 Minuti di Lettura
Martedì 14 Novembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:59

«Grazie di essere qui. Speriamo che passi il messaggio che, malgrado ogni ostacolo, non dobbiamo mai smettere di lottare per raggiungere i nostri sogni». Con queste parole, Giorgia Righi ha introdotto al Multiplex Giometti di Ancona la proiezione di “Ancora volano le farfalle”. Il film che racconta, rielaborandola, la sua storia. Aveva 9 anni, Giorgia, pesarese, quando le fu diagnosticata l’atassia di Friedreich, malattia degenerativa del midollo spinale e del cervelletto che provoca perdita di coordinazione dei movimenti lasciando intatte le facoltà mentali. Oggi ha 25 anni, ha preso una laurea in Scienze motorie e ora studia Psicologia, è giudice di nuoto e maestra di nuoto, è mental coach. Costretta sulla carrozzella, niente può fermarla.


L’incontro decisivo

Ad Ancona era accompagnata dai genitori, dall’attrice che sullo schermo la impersona, l’esordiente Beatrice Mariani, dall’attore Massimo Fradelloni che interpreta un altro personaggio chiave, un giornalista in crisi umana e professionale a cui l’incontro con Giorgia darà una scossa vitale, e dal regista Joseph Nenci. «Conosco Giorgia da quattro anni», ha raccontato il regista. «Al film non potevo che dare lo stesso assetto che lei ha nella vita di tutti i giorni. Lei è una che non si è arresa alla malattia, fa progetti, affronta la vita con una tenacia incredibile. Dunque il film contiene scene drammatiche, certo, non si poteva fare diversamente, i momenti brutti esistono, le crisi.

Ma non abbiamo spinto su questo aspetto. “Ancora volano le farfalle” è soprattutto una commedia: capace, penso, di toccare il cuore di tutti quelli che andranno a vederla. D’altro canto, per raccontare la guerra non serve insistere sul sangue: tanti grandi cineasti lo hanno dimostrato».

Il budget

È stato difficile mettere assieme il budget? «Non è stato facile. In generale, non è facile fare cinema indipendente in Italia. Per nostra fortuna, Giorgia è molto conosciuta nel pesarese, perciò molti sponsor privati hanno accettato di finanziare il film, desidero ringraziarli tutti. Noi poi - io, il cast, la troupe - abbiamo lavorato per un compenso simbolico. Grazie a questi due fattori combinati, siamo riusciti a realizzare un prodotto che ritengo si possa definire di qualità. Chi lo ha visto fino a oggi lo ha apprezzato, abbiamo avuto platee piene a Rimini, a Pesaro». Quale strategia distributiva avete scelto? «Dal 9 novembre, il film è in programmazione nelle sale del circuito Giometti. Poi, fino a primavera 2024, lo porteremo altrove in proiezioni evento, il cast presente, che saranno di volta in volta annunciate sul sito della casa di produzione, Trasmetto.it». La sceneggiatura è di Antonella Marsili, la fotografia di Giuseppe Andreozzi, musiche di Peroz, Stefano Perilli. Nel cast anche Giorgia Fiori, Chiara Sani e Giovanni Cacioppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA