“Ah! Fantasia”, il rap dolce di Francesco Pecs che canta la sorridente nostalgia dell'amore finito

Francesco Pecs Pesaresi
Francesco Pecs Pesaresi
di Francesco Giorgi
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Lunedì 10 Maggio 2021, 11:06

ANCONA - “Ah! Fantasia” è il titolo dell’ultimo brano di Francesco Pesaresi, in arte Francesco Pecs, cantautore e rapper marchigiano originario di Camerano. Racconta la fine di un amore che per ragioni esterne non può più andare avanti ma che viene ricordato con una «sorridente nostalgia».

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Il singolo, uscito il 30 aprile, anticipa l’album omonimo atteso per l’autunno 2021, targato Nufabric Records ed edito da Kobayashi. Dopo l’estate ci saranno altre due anticipazioni.

Francesco Pecs, qual è stata la genesi di “Ah! Fantasia”?
«Il disco è stato scritto negli anni in cui ho vissuto a Torino, tra il 2017 e il 2020. Tutti e sei i brani sono caratterizzati da questa mia permanenza nel capoluogo piemontese, anche se non ci sono necessariamente dei rimandi specifici a questa esperienza. Le canzoni sono tenute insieme da motivi temporali di scrittura e in ragione di questo è emersa anche una scelta armonica di accordi comuni e una poetica condivisa»


Come mai ha deciso di realizzare un album breve, con soli sei brani?
«È stata una mia scelta specifica di preferire un disco breve ma il più coerente possibile, considerato che mi piace spaziare tra diversi generi musicali; c’era il rischio di fare un minestrone. Ho optato quindi per un lavoro più agile.

Meno brani ma coerenti tra loro temporalmente e musicalmente».


Quali sonorità troviamo nell’album?
«Ci sono dei momenti più vicini al rap come stile di canto ma come ho detto spazio molto tra i generi. Quando ero a Torino, in quegli anni, ascoltavo sempre Pino Daniele e qualcosa di lui e del suo lavoro è entrato nel mio disco, soprattutto nella scelta di alcuni accordi».


Il singolo appena uscito dà il nome all’intero album. Cos’è questa fantasia di cui canta?
«Ho chiamato così l’album per quel dualismo che traspare nell’accezione della fantasia presente nel ritornello della canzone omonima. È una fantasia creativa e dolce che va difesa, ma che porta sempre a pensare agli scenari peggiori, meno godibili».


Appare un po’ come una contraddizione. 
«Si è una contraddizione, ma superabile. La fantasia è anche una forza creatrice; un artista scrive perché ne sente la necessità, ha voglia di esprimersi. Il primo disco nasce sempre da un’esigenza creativa. Tutte le canzoni che fanno parte di “Ah! Fantasia” sono state scritte con la più grande sincerità di cui disponevo nel corso della mia permanenza torinese».


Il disco è autoprodotto ma comunque sostenuto da altre realtà. Come è stata progettata la pubblicazione?
«Nasce tutto da uno sforzo condiviso che parte da me, dalla mia etichetta e dal mio editore. Abbiamo lavorato insieme a questo progetto; siamo un gruppo giovane ed estremamente indipendente. Ci siamo conosciuti nel 2018 al concorso musicale “Il Mangiadischi”, che vinsi. Con questo team sto lavorando anche per creare un solido gruppo di scrittura per autori terzi. Lavoriamo in maniera artigianale e con spirito d’amore per quello che si fa. Ciò mi inorgoglisce molto».

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