Un quadro di Rubens
in esposizione a Matelica

Il sindaco di Matelica Delpriori
Il sindaco di Matelica Delpriori
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Venerdì 26 Giugno 2015, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 20:14
MATELICA - Così Matelica avrà l'esposizione di un "gioiello" di Rubens.



Sono stati svelati così in anteprima alla stampa e agli esperti tutti i "retroscena" del prezioso quadro "La carità del Duca Rodolfo I d'Asburgo" di Pieter Paul Rubens, del valore di 25 milioni di euro.



Il dipinto, senza ombra di dubbio, è l'originale e lo ha anche confermato il Corpus Rubenianum, la fondazione che studia Rubens. Dello stesso erano state perse le tracce dal 1965, anno in cui il capitano E. G. Spencer-Churchill, figlio di Winston Churchill, lo aveva ceduto alla casa d'aste Christie, Manson & Woods di Londra per essere venduto insieme ad altre importanti opere della collezione di famiglia. La tela, di 3,12 metri per 2,20 è stata sapientemente restaurata nei giorni scorsi ed ora, con grande orgoglio Matelica, dopo 50 anni, espone per la prima volta al grande pubblico il capolavoro dell'ineguagliabile artista Paul Rubens, raccontando la sua interessantissima storia; iniziando da Filippo IV, Re di Spagna, imperatore cattolico, che lo commissionò, passando per la famiglia Churchill fino ad arrivare all'eccezionale ritrovamento e il successivo restauro.



Con grande soddisfazione il Sindaco di Matelica e storico dell'arte, Alessandro Delpriori ha mostrato il dipinto e spiegato in maniera minuziosa i dettagli dell'opera sottolineando come gli esperti del Corpus Rubenianum , per una questione iconografica, identificano il personaggio cardine del quadro con il Duca Rodolfo, strenuo difensore del dogma dell'eucarestia e non Duca Ferdinando, come si era creduto finora. "Proprio l'atro ieri - spiega Delpriori - il Corpus Rubenianum ce lo ha fatto presente, ma questo rappresenta solo un dettaglio e nella sostanza non cambia nulla. Sono molto soddisfatto di aver portato a Matelica questo dipinto grazie, soprattutto, alla grande generosità della famiglia Frascione di Firenze, che ha curato il restauro, l'assicurazione ed i trasporti".

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