MONTEFANO - Montefano è pronta a rendere omaggio ad Arturo Ghergo, il grande fotografo nato 120 anni fa nel borgo del Maceratese. Si terrà domani, domenica, alle ore 10 al Teatro La Rondinella di Montefano l’evento con cui sarà presentato il museo Ghergo e inaugurata la mostra “Gli anni della dolce vita”.
A cura dell’associazione Effetto Ghergo, il museo, appena ristrutturato, si compone di due sale, la sala Ghergo e la sala consiliare, più una terza sala dedicata alle esposizioni. Vi sono contenute numerose opere del fotografo montefanese, grande ritrattista, che aprì il suo primo studio fotografico a Macerata insieme al fratello Ermanno, suo mentore per l’arte fotografica: era il periodo in cui la città scopriva l’arte e il futurismo. Decise poi, negli anni ’30, di andare a Roma e aprire uno studio fotografico in Via Condotti, in pieno centro, che rimase aperto fino al 1999. Dagli anni ’30, fino alla sua scomparsa, nel 1959, Ghergo ebbe modo di riprendere principi e principesse, divi e divine, ed è considerato oggi l’inventore della fotografia di moda italiana. Non si pensi che sia stato un semplice bravo fotografo, perché Arturo Ghergo si può considerare un vero e proprio fotografo d’avanguardia. Nel museo sono esposte foto straordinarie, ma anche gli strumenti di lavoro, del fotografo che a Montefano chiamavano tutti “Il Biondo”. Il museo si trova al piano terra del Palazzo dei Priori di Montefano, e all’ingresso è possibile vedere anche un film documentario che il regista Pasquale Pozzessere ha girato sulla vita di Arturo Ghergo.
La presentazione sarà trasmessa anche online su facebook, e poi alle 11 ci sarà il taglio ufficiale del nastro.
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