Docu-film marchigiano a Hollywood, “Gli anni folli della velocità” selezionato per il Los Angeles Italian Film Fashion and Art Festival

Elena Schiavoni nei panni della bambina, protagonista del ritrovamento delle bobine con le corse, mentre saluta il passaggio di un’auto storica davanti alla Rocca roveresca di Senigallia
Elena Schiavoni nei panni della bambina, protagonista del ritrovamento delle bobine con le corse, mentre saluta il passaggio di un’auto storica davanti alla Rocca roveresca di Senigallia
di Giovanni Guidi Buffarini
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Venerdì 16 Aprile 2021, 12:42

ANCONA - Un documentario marchigiano a Hollywood. “Gli anni folli della velocità” è stato selezionato per il Los Angeles Italian Film Fashion and Art Festival e sarà visibile su Mymovies.it il 20 aprile. La notizia è stata comunicata da Elena Turchi che ha collaborato in qualità di consulente storica a questo progetto che rievoca l’Italia del dopoguerra attraverso immagini di repertorio girate ad Ancona e a Senigallia.


Organizzato da Pascal Vicedomini al Chinese Theatre, il Los Angeles Italian Film Fashion and Art Festival è manifestazione di primaria importanza, vetrina prestigiosa per questo prezioso documentario che per tutto l’anno, grazie alla distribuzione di Prem1ere Film sarà proiettato ai quattro angoli del globo: dall’Europa all’Estremo Oriente all’America per l’appunto. “Gli anni folli della velocità” è stato scritto, diretto (con Federica Biondi) e prodotto da Gabriele Ogiva, e interpretato da Marco Di Stefano ed Elena Schiavoni. Lucio Matricardi ha composto la colonna sonora. Il film nasce dal fortunato ritrovamento, da parte dello stesso Ogiva, di 40 bobine a 8mm conservate in un fustino di detersivo. E da un certosino lavoro di ricerca e documentazione per organizzare nel modo più efficace più accattivante tali materiali. Anche ricorrendo a una cornice di fantasia. Il film attribuisce infatti il ritrovamento delle bobine a una bambina. Appartenevano a suo nonno, contengono la storia della sua famiglia.


Da qui si dipana uno straordinario viaggio nel tempo che ha per filo conduttore le corse automobilistiche. Una autentica passione popolare: gli assi del volante facevano sognare gli italiani usciti dalla guerra con tanta voglia di riappropriarsi della vita.

Ed ecco le persone accalcarsi per le strade e seguire gare diventate mitiche: la Mille Miglia che transitava per Ancona, il Circuito di Senigallia. “Gli anni folli della velocità” ha ottenuto la qualifica di “Film di interesse culturale nazionale” dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Dopo la trasferta hollywoodiana, parteciperà, in concorso, al Btc Festival di Benevento (a giugno), e Benevento non sarà nome altisonante come Los Angeles ma ogni anno sono migliaia i film (internazionali) che sperano di essere ammessi al Btc e giocoforza restano quasi tutti fuori. Per vederlo sul grande schermo nelle Marche dovremo attendere d’aver mazzolato ben bene il virus. Ma le date ci sono, prendete nota. Intervistato a febbraio, Ogiva ci ha anticipato che il film sarà nel cartellone della seconda edizione del CineOff di Offagna (dal 16 al 19 settembre).


Quindi, a dicembre, sono previste proiezioni speciali in varie località della regione (Osimo, Senigallia e Jesi sono confermate). Per intanto, si consiglia di tenere d’occhio la pagina Facebook “Gli anni folli della velocità Il Film”. Viene aggiornata piuttosto di frequente con notizie e fotogrammi di quelle bobine rocambolescamente recuperate. I bolidi d’epoca, gli acclamati piloti. Il pubblico: le belle facce delle donne e degli uomini che si rimboccarono le maniche e ricostruirono il Paese. È già accaduto che qualcuno riconoscesse i propri cari, e una lacrima scendesse a rigare la guancia.

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