ANCONA - Un documentario marchigiano a Hollywood. “Gli anni folli della velocità” è stato selezionato per il Los Angeles Italian Film Fashion and Art Festival e sarà visibile su Mymovies.it il 20 aprile. La notizia è stata comunicata da Elena Turchi che ha collaborato in qualità di consulente storica a questo progetto che rievoca l’Italia del dopoguerra attraverso immagini di repertorio girate ad Ancona e a Senigallia.
Organizzato da Pascal Vicedomini al Chinese Theatre, il Los Angeles Italian Film Fashion and Art Festival è manifestazione di primaria importanza, vetrina prestigiosa per questo prezioso documentario che per tutto l’anno, grazie alla distribuzione di Prem1ere Film sarà proiettato ai quattro angoli del globo: dall’Europa all’Estremo Oriente all’America per l’appunto. “Gli anni folli della velocità” è stato scritto, diretto (con Federica Biondi) e prodotto da Gabriele Ogiva, e interpretato da Marco Di Stefano ed Elena Schiavoni. Lucio Matricardi ha composto la colonna sonora. Il film nasce dal fortunato ritrovamento, da parte dello stesso Ogiva, di 40 bobine a 8mm conservate in un fustino di detersivo. E da un certosino lavoro di ricerca e documentazione per organizzare nel modo più efficace più accattivante tali materiali. Anche ricorrendo a una cornice di fantasia. Il film attribuisce infatti il ritrovamento delle bobine a una bambina. Appartenevano a suo nonno, contengono la storia della sua famiglia.
Da qui si dipana uno straordinario viaggio nel tempo che ha per filo conduttore le corse automobilistiche. Una autentica passione popolare: gli assi del volante facevano sognare gli italiani usciti dalla guerra con tanta voglia di riappropriarsi della vita.
Quindi, a dicembre, sono previste proiezioni speciali in varie località della regione (Osimo, Senigallia e Jesi sono confermate). Per intanto, si consiglia di tenere d’occhio la pagina Facebook “Gli anni folli della velocità Il Film”. Viene aggiornata piuttosto di frequente con notizie e fotogrammi di quelle bobine rocambolescamente recuperate. I bolidi d’epoca, gli acclamati piloti. Il pubblico: le belle facce delle donne e degli uomini che si rimboccarono le maniche e ricostruirono il Paese. È già accaduto che qualcuno riconoscesse i propri cari, e una lacrima scendesse a rigare la guancia.