Maratona teatrale in streaming con 50 lettori per Gianni Rodari

Gilberto Santini
Gilberto Santini
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Giovedì 12 Marzo 2020, 01:45
ANCONA - “C’era due volte il Barone Lamberto” è un libro del 1978 di Gianni Rodari, una storia per piccoli e per adulti che parla di separazione dal resto degli umani, di oscurità, di comunità che si ricreano e di rinascita collettiva. È una storia lieve, animata da un ottimismo non banale, preziosa in un momento come l’attuale, dove tutto il Paese è atomizzato e scoraggiato, ma ha anche bisogno di coraggio per vincere la lotta comune al Covid-19.
La carica dei 50
50 lettori che provengono dai vari ambienti della scena contemporanea e che rappresentano diverse competenze, ovvero attori, danzatori, coreografi, registi, drammaturghi, tecnici, organizzatori del teatro e della danza, e anche alcuni Visionari di Kilowatt, si alterneranno ogni sera nella lettura integrale del racconto di Rodari attraverso dei video artigianali girati da ciascuno di loro nella loro abitazioni. Tra loro ci saranno gli attori, drammaturghi e registi Caroline Baglioni, Renzo Boldrini, Nicola Borghesi, Elena Bucci, Riccardo Caporossi, Claudio Cirri di Sotterraneo, Oscar De Summa, Lisa Ferlazzo Natoli, Giovanni Guerrieri de I Sacchi di Sabbia, Daniele Marmi, Stefania Marrone, Ermanna Montanari, Woody Neri, Antonio Rezza, Gioia Salvatori, Michele Sinisi, i danzatori e coreografi Chiara Bersani, Alessandro Carboni, Luna Cenere, Silvia Gribaudi, Michela Lucenti, Carlo Massari, Giorgio Rossi, gli organizzatori teatrali e coreografici Selina Bassini, Paolo Cantù, Natalia Casorati, Gemma Di Tullio, Angela Fumarola, Elena Lamberti, Gilberto Santini, Gerarda Ventura, i critici e giornalisti Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Gerardo Guccini, Tamara Malleo, e ancora 3 tecnici, 4 Visionari di Kilowatt, 4 rappresentanti delle associazioni e della società civile di Sansepolcro, tra cui l’Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini, e ancora molti altri artisti in via di conferma, per arrivare a 50 persone. 
Una iniziativa corale
Non contano i nomi, ovviamente, ma conta quello che ciascuno dei coinvolti rappresenta, anche simbolicamente, nell’alternanza di genere, di ambienti della scena, di generazioni e di provenienze geografiche, per raccontare che tutte le forze vive della scena contemporanea italiana sono coinvolte in questa piccola impresa messa in piedi di corsa e nella distanza obbligata a cui ci obbliga la situazione di isolamento conseguente al Covid-19. «Questo è un momento di forzato silenzio per il mondo del teatro e della danza – dicono Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori di CapoTrave/Kilowatt – ma proprio adesso è essenziale far sentire ad adulti e bambini che invece ci siamo e che la nostra voce di artisti e maestranze della scena non si interrompe». La lettura progressiva e integrale del libro potrà essere seguita online, attraverso i canali social di CapoTrave (facebook) e Kilowatt Festival (facebook e instagram). Ogni giorno, a partire da ieri mercoledì 11 marzo, alle 19 e alle 19,05, verranno caricati due nuovi video, realizzati dai 50 lettori con semplici telefonini. Più ancora che il valore estetico dell’operazione, ci interessa raccontare il senso di comunità e la vicinanza di pensiero che ci tiene uniti in questi giorni complessi in cui ciascuno è isolato in un tempo sospeso. 
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