L'ultimo soldatino pasoliniano dedicato
al poeta Ferretti in scena a Chiaravalle

L'ultimo soldatino pasoliniano dedicato al poeta Ferretti in scena a Chiaravalle
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Giovedì 17 Dicembre 2015, 20:59
​CHIARAVALLE - Venerdì 18 dicembre il Teatro Comunale Valle propone L’ultimo soldatino pasoliniano.

Un’azione teatrale per Massimo Ferretti poeta, un progetto di Gianfranco Pedullà in collaborazione con Lorenzo Bastianelli. Realizzato nell’ambito di Visionarea lo spettacolo, fuori abbonamento, è il terzo della stagione realizzata dal Comune e la Fondazione Chiaravalle Montessori con l’AMAT in collaborazione con Regione Marche e MiBACT.

L’ultimo soldatino pasoliniano è un’azione teatrale per Massimo Ferretti, a 80 anni dalla nascita e a 40 dalla morte di Pier Paolo Pasolini intreccia la bella storia di Chiaravalle con quella dell’Italia e del mondo.

«In questo periodo – scrive l’autore del testo e regista Pedullà - sono molto interessato al rapporto fra la storia dei singoli e la grande storia. Quest’azione teatrale tende all’autobiografia di un territorio. Chiaravalle e il Novecento, il fascismo, la guerra mondiale, il dopoguerra, la ricostruzione, il primo benessere economico. E anche la nascita di un poeta come Ferretti nella Chiaravalle del 1935. La sua infanzia, la malattia, la guerra. L’incontro con Pasolini. Gli studi, Perugia, la fuga a Roma. Le difficoltà e le sconfitte. La pubblicazione di una bella raccolta di poesie Allergia e di due romanzi Rodrigo e Il gazzarra. La rottura con Pasolini. L’abbandono della poesia. Il ritorno al lavoro del padre. La scelta delle traduzioni. L’ingiusta morte del 1974 che anticipa solo di un anno l’atroce fine di Pasolini. E Chiaravalle, tutti i paesi, l’Italia continuano la loro vita silente, all’alba di un nuovo millennio sempre più segnato dall’inedita convivenza di lingue e culture diverse, anche nelle nostre realtà di provincia. Il racconto procede proponendo immagini e brandelli di memoria, parole di poeti e lettere del popolo ai potenti (non meno poetiche e sofferte), musiche e suoni: attraverso frammenti della vita del poeta Ferretti anche un omaggio alla gioia e alla fatica del vivere di tutti.»

Testi e regia sono di Gianfranco Pedullà, aiuto regista Lorenzo Bastianelli l’assistenza tecnica è di Stefano Procaccini. Le immagini sono di Mario Marcosignori. In scena con gli interpreti del progetto VisioArea c’è la fisarmonica di Alessandro Cupido.
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