JESI - Il teatro Pergolesi di Jesi quest’anno diversifica la sua stagione lirica in corso in modo intelligente e stimolante. Dopo l’apertura di successo all’insegna del grande repertorio, con “Il trovatore” di Verdi, il programma continua con un appetibile secondo titolo di cartellone: “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini (questa sera, venerdì 4 novembre alle ore 20.30, con replica domenica 6 novembre alle 16), opera di grande fascino e di non frequente esecuzione teatrale. Tanto che manca da Jesi da ben 188 anni. La direzione dell’opera è affidata al maestro Tiziano Severini, alla guida della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro è l’Iris Ensemble condotto da Marina Malavasi, la regia è di Stefano Trespidi, con le scene e i costumi di Filippo Tonon e con Bruno Ciulli quale light designer.
La compagnia di canto
Nella compagnia di canto figurano il soprano Francesca Pia Vitale nel ruolo di Giulietta, il tenore Davide Tuscano in quello di Tebaldo (entrambi, vincitori del Concorso Internazionale per cantanti Toti Dal Monte), il mezzosoprano Paola Gardina che interpreta en travesti il ruolo di Romeo; e ancora il basso-baritono William Corrò per la parte di Lorenzo e il basso Abramo Rosalen per quella di Capellio.
Un noto episodio accompagna peraltro il primo percorso dell’opera: quattro anni prima (1826) lo stesso libretto di Romani era stato messo in musica, con il titolo “Giulietta e Romeo”, dal marchigiano (di Tolentino) Nicola Vaccaj, il cui finale - l’aria di Romeo “Ah, se tu dormi svegliati”- venne due anni dopo a Bologna adottato dalla grande Maria Malibran (la Callas del tempo, e forse anche più), che preferì appunto il finale di Vaccaj a quello di Bellini. Cantando in coppia con la sorella Giulia, nel ’36 anche la stessa Giuditta ripiegò sulla musica del nostro compositore corregionale. Un ricordo doveroso: il lavoro di Vaccaj è stato messo in scena al Pergolesi nella stagione lirica 1996. Il direttore, allora come ora, era lo stesso Tiziano Severini.