Dai successi alla vita silenziosa: la scelta della Rosina delle Marche. Il celebrante ha ricordato il suo percorso

Dai successi alla vita silenziosa: la scelta della Rosina delle Marche. Il celebrante ha ricordato il suo percorso
Dai successi alla vita silenziosa: la scelta della Rosina delle Marche. Il celebrante ha ricordato il suo percorso
di Lorenzo Furlani
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Martedì 25 Ottobre 2022, 08:05

PESARO - «Aveva scelto di vivere in maniera silenziosa, nascosta. Ha avuto anni in cui ha realizzato veramente il suo sogno di cantante lirica, ma poi ha preferito il silenzio. Perciò ha voluto un funerale intimo, l’ha organizzato lei, come ha fatto con la sua tomba. Aveva preparato tutto, era consapevole che la sua vita volgeva al termine».

Così monsignor Marco De Franceschi ha salutato ieri mattina per l’ultima volta nella chiesa del porto Elvidia Ferracuti, la cantante soprano nata a Petritoli, in provincia di Fermo, e cittadina benemerita di Pesaro per il lustro che ha dato alla città e alla sua vocazione musicale con i successi ottenuti in Italia e nel mondo. 

L’omaggio delle istituzioni

Ormai spentasi, oltre ai riflettori del palcoscenico, anche l’eco dei “recuperi storici”, che ne avevano rilanciato le interpretazioni nel cinquantenario della carriera, per l’addio a Elvidia Ferracuti, 87 anni, c’erano davvero poche persone, tra le quali non sono mancati il vicesindaco Daniele Vimini, alfiere della prossima capitale italiana della cultura; Salvatore Giordano, presidente del conservatorio Rossini dove il soprano aveva insegnato per decenni, e Giovanna Franzoni, presidente del circolo Amici della lirica Gioachino Rossini, sodalizio che a suo tempo l’aveva celebrata e poi le aveva offerto la presidenza (per i familiari c’era il nipote carabiniere a Pesaro).

La scelta dell’isolamento ha seguito progressivamente il declino della salute (Elvidia Ferracuti si è spenta all’ospedale San Salvatore). Il sacerdote, che ha raccolto negli anni i racconti e le ansie della donna, testimoniandone ieri anche il temperamento deciso, ha voluto significare come i successi personali restino affidati a questo mondo, pur avendo chi vive il dovere di ricordarne la bellezza.

La fragilità e la forza

Così ha restituito sul piano umano quella complessità di fragilità, dolcezza e forza che Elvidia Ferracuti aveva già portato in scena impersonando i vari personaggi del teatro lirico.

L’artista nella sua carriera ha interpretato 50 opere del repertorio lirico dal 1700 al 1900, da Mozart a Menotti, passando per Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini, fino a Liviabella, a suo tempo direttore del Conservatorio Rossini, cantando al fianco dei più grandi artisti, come Franco Corelli e Luciano Pavarotti. 

E tra tante figure femminili era rimasta particolarmente legata al personaggio del Barbiere di Siviglia, non solo per le ragioni vocali e artistiche che rimandano a Giacchino Rossini, dalla cui città natale è stata adottata, e che le hanno favorito l’appellativo di Rosina delle Marche. «Rosina ero io - ricordava pensando alla sua vita professionale e soffocando l’emozione -: ero io che non ho mai scambiato un sentimento con un contratto fosse anche miliardario. A Rosina ho dato il cuore più che a ogni altro personaggio».

L’ultima aria giovanile

Nel rito funebre è stato proclamato, dal Vangelo di Giovanni, l’episodio della risurrezione di Lazzaro. L’uscita del feretro dalla chiesa è stata accompagnata da un’aria giovanile della cantante, che nonostante l’artigianalità della registrazione non ha compromesso la brillantezza del suo registro vocale. Elvidia Ferracuti resterà per sempre legata a Pesaro perché ha voluto essere tumulata nel piccolo cimitero defilato di Trebbiantico. Davanti alla sua lapide sono stati collocati fiori bianchi nel vaso, perché non li amava recisi. Secondo il suo desiderio, devono essere vivi e tali devono restare anche i suoi ricordi.

Biondi: «Lei e Virna straordinarie»

La neo assessora regionale alla cultura Chiara Biondi ieri ha ricordato con stima e gratitudine Elvidia Ferracuti e l’attrice Virna Lisi: «Due straordinarie donne marchigiane, artiste di successo in Italia e nel mondo».

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