Giorgia in arrivo ad Ancona
ricorda le vacanze a Cupramarittima

Giorgia in arrivo ad Ancona ricorda le vacanze a Cupramarittima
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Sabato 10 Maggio 2014, 18:21 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 15:34
ANCONA - Eccola, The voice. Non si tratta del grande Frank Sinatra. Ma del talento vocale pi puro e cristallino che la canzone italiana annoveri attualmente fra le proprie fila. Ovvero Giorgia. La Whitney Houston italiana, l’erede di Mina come l’hanno definita in tanti. O più semplicemente Giorgia, l’usignolo di casa nostra. Sarà ad Ancona il 14 maggio al PalaRossini con il suo nuovo “Senza Paura” tour 2014.



In questi giorni l’artista con il suo staff sta mettendo a punto tutte le nuove idee per il live: palco, luci, video ed effetti scenografici. Sicuramente il pubblico ascolterà una scaletta sorprendente con le canzoni del nuovo disco, le indimenticabili hit del suo repertorio e alcune cover tutte da ballare.

Già nel pieno delle prove musicali con la sua super band, che vede Sonny T. (Thompson) al basso, Giorgio Secco alla chitarra, Gianluca Ballarin alle tastiere, Claudio Storniolo al piano, Mylious Johnson alla batteria.

Quasi tutto il lavoro compositivo è di Giorgia e lo ha svolto mettendo in luce anche una grande qualità d’autore.

Vent’anni di carriera per lei, che compie 43 anni il prossimo 26 aprile; da dieci anni felicemente fidanzata con Emanuel Lo, e da quattro madre di Samuel, Giorgia si è raccontata in una frizzante conversazione telefonica.



Che concerto ci aspettiamo dalla sua splendida voce?

Sarà molto cantato, ho cercato di recuperare le canzoni di 20 anni fa, i pezzi immancabili che il pubblico si aspetta. Poi ho una band pazzesca! Arrangiamenti molto curati, momenti di ballad e un po’ di dance, c’è tutta me stessa, io sono così. Nel tour è molto più facile che nel disco esprimersi al meglio.



Venti anni di carriera e 43 di età (a proposito auguri per il compleanno!). E’ una Giorgia più matura?

Sicuramente rispetto al mio inizio sì, mentre preparo il tour e scelgo le canzoni vedo che ho più consapevolezza. La stessa vittoria di Sanremo l’ho vissuta con incoscienza, ansia, paura: ora cerco di metterci tutto quello che sono, levando le paure e godendomi di più tutto quello che mi capita.



Il suo ultimo lavoro l’ha vista molto impegnata in qualità di autore, oltre che di interprete…

Da “E poi” a ora credo di avere imparato molto soprattutto nella scrittura dei testi. Per levare il pudore, per privilegiare la parola rispetto al suono. Da cantante invece ragionavo al contrario. Soprattutto se hai una predilezione melodica prima vedi la musica poi il resto. Ora ho capito che invece le due cose vanno insieme.



Dall’alto della sua voce non può mancare un giudizio sui talent show canori che vanno così di moda…

All’inizio ero abbastanza snob con i talent, sai una musicista che ha fatto la gavetta come me…. Ora però ho cambiato atteggiamento perché per questi ragazzi è un’occasione unica, ed effettivamente per loro c’è solo quello, la discografia è molto cambiata. Così escono già pronti per quello che c’è adesso, dalla Tv al palco.



Sono trascorsi pochi giorni dall’anniversario della scomparsa di Alex Baroni, altra voce incredibile: un pensiero da chi lo conosceva molto da vicino.

Io non ho ancora imparato a parlare di questa cosa. Per me non è come parlare di un artista scomparso, ma è una presenza fondamentale della mia vita. Sono contenta che se ne parli perché credo che un artista così non vada mai dimenticato, come dicevo anche alla mamma qualche giorno fa. Quello che ho dentro è difficile da dimenticare, non ci rassegna mai alle mancanze. Sono perdite talmente sconvolgenti che ti costringono a tirare fuori risorse di te stessa che non conosci pur di sopravvivere.



Torna nelle Marche, quali ricordi e amicizie la legano alla nostra regione?

Andavo in vacanza a Cupramarittima! Avevo un ragazzo che mi portava al mare lì, ho un ricordo incredibile della crema fritta. Ricordi da ventenne. E poi ogni volta che ho suonato lì mi sono trovata benissimo, pubblico entusiasta ma anche attento, il mix che tutti noi cantanti desideriamo.



Un’ultima domanda sul duetto che avrebbe voluto fare e non ha ancora fatto…

Col mitico, uno dei pochi rimasti, Stevie Wonder! Che poi chissà se ho il coraggio… sarebbe incredibile! Pensa che una volta l’ho anche incontrato al Pavarotti & Friends, ma non ho avuto il coraggio neanche di parlargli…
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