La storia di Saccio nel film "Ogni giorno"
Un monito contro le morti in strada

La storia di Saccio nel film "Ogni giorno" Un monito contro le morti in strada
di Sabrina Marinelli
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 20:40
SENIGALLIA - Il dramma di Francesco Saccinto in un film.

Il ragazzo morto a soli 14 anni travolto da un uomo ubriaco e senza patente è diventato protagonista di un film documentario "Ogni giorno", presentato in anteprima agli studenti dell'istituto Corinaldesi, che il giovane di Corinaldo frequentava.



Un docufilm per la regia di Luca Pagliari. "Di fronte ad eventi così drammatici come quello di Francesco - il messaggio mandato da Laura Boldrini - non ci si può rassegnare. Questo fenomeno rappresenta un'emergenza. L'approvazione da parte della Camera dei deputati di una proposta di legge che introduce l'omicidio stradale è un segnale molto importante. Punire però non basta". Fuori dal teatro era presente una Lamborghini in dotazione alla polizia insieme ad un pullman.



"Questo film documentario rappresenta uno strumento di educazione e prevenzione - le parole di Raffaele Cannizzaro Prefetto di Ancona -. Ricordo che 13 anni fa morivano 11mila persone all'anno sulle strade e oggi poco meno di 4.000, ma sono ancora troppe. Il 40% degli incidenti coinvolge pedoni, ciclisti e motociclisti in città. Anch'io mi sono spezzato una gamba da ragazzino cadendo con lo scooter. Le morti in città non si possono tollerare ma si possono evitare migliorando il comportamento alla guida. Quando siete su strada ragazzi calcolate bene tutto, si evitano così i drammi".



"Gran parte degli incidenti sono provocati da persone che non sono quasi in grado di intendere e volere e lo dobbiamo evitare - ha aggiunto Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia -. Non possiamo guidare mezzi che sono proiettili, pistole che uccidono. Non lo possiamo permettere".



Dopo la proiezione della pellicola, durata 27 minuti in cui si alternano immagini degli amici, del padre di Francesco, della polizia stradale al lavoro, al Teatro La Fenice hanno parlato i genitori. "Francesco era andato a comprare due piadine per portarle a casa dell'amico Kevin dove dovevano guardare la partita - ha ricordato Vittorio Saccinto, il padre - un persona ubriaca e senza patente ha invaso la sua corsia, lo ha ucciso, poi è uscita dal camioncino mettendosi a ridere e senza nemmeno prestargli soccorso. Io stavo guardando la televisione e la madre stava lavando i piatti. Siamo stati avvisati un'ora dopo che era successo. Ragazzi parlate con i vostri genitori e rispettate le regole, Francesco lo faceva anche se ha pagato chi non ha sbagliato, Francesco e noi. Voglio usare una frase del poeta Jovanotti "a te che sei, essenzialmente sei" siate sempre voi stessi, non emulate il compagno "figo" che beve e si droga. Siate sempre voi stessi perché ci si diverte lo stesso senza ubriacarsi e drogarsi. Francesco voleva quel motorino, noi eravamo contrari, ma quando ha compiuto 14 anni glielo abbiamo regalato a patto che non superasse i 48 chilometri orari. Dopo l'incidente che ha spezzato in tre parti il motorino la velocità segnata era di 48 chilometri orari".



"Non piangete pensando a Francesco - ha aggiunto la madre Simonetta Pelliccia - se volete rispettare Francesco, rispettate la vita".
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