Scatti sulle orme di Licini, nella sala espositiva Dondero ritornano le immagini di Eriberto Guidi

La mostra di Eriberto Guidi a Fermo
La mostra di Eriberto Guidi a Fermo
di Chiara Morini
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Sabato 6 Febbraio 2021, 10:54

FERMO - Era stata inaugurata lo scorso 25 ottobre, ma poi è stata interrotta per gli effetti delle disposizioni governative in materia di contenimento del contagio di Coronavirus: il prossimo 16 febbraio tornerà fruibile al pubblico, senza prenotazione, la mostra fotografica dedicata agli scatti del fotografo fermano Eriberto Guidi, scomparso nel 2016.

La sala espositiva interna al Terminal “Mario Dondero”, riaprirà le porte al pubblico insieme ai musei della città. Nel frattempo, però, la mostra può essere visitata in modo virtuale.


Il tour virtuale
Un viaggio all’interno del luogo dove sono le stampe degli 80 scatti del fotografo. Il progetto, realizzato dal fotografo Diego Pizi e dallo sviluppatore Jonathan Mancini, consente una visita virtuale nella sala. Attivo fino al 15 febbraio prossimo, il tour è interattivo: si può chiedere di vedere alcuni scatti, di cambiare la prospettiva visiva, o di leggere alcune schede informative. La mostra, inaugurata nell’ottobre del 2020, è la seconda di una trilogia dedicata ai grandi fotografi del Fermano, aperta con Dondero, e che vedrà, dopo Guidi, anche Crocenzi. Curata da Lisa Calabrese e Simona Guerra, l’esposizione fa fare un vero e proprio viaggio all’interno dei percorsi di ricerca che portarono Guidi ad esiti arditi ed ancora inesplorati. Una visione, quella dei paesaggi del fotografo che, pur con un’arte diversa, è simile a quella che aveva il pittore Licini. «Una bella esperienza visiva, poi fruibile in reale» dicono le curatrici; tuttavia «la multimedialità non può e non deve rappresentare un’alternativa alla visione dell’opera originale, può essere lo strumento che aiuti ad accrescere la domanda culturale» dice Mancini. 


Le emozioni visive, nel virtuale, sono limitate, e quelle aumentano guardando un’opera dal vivo.

Tuttavia anche il sottofondo musicale creato, aiuta e contribuisce a creare un clima fatto di emozioni. Ad accompagnare le immagini nel virtual tour, infatti, ci sono le note del «Concerto grosso in sol minore opera 6, numero 8, del violinista italiano dell’epoca barocca, Arcangelo Corelli» dice il direttore del conservatorio, Nicola Verzina. Ad eseguire le musiche l’orchestra giovanile del Conservatorio Pergolesi di Fermo, collaborazione non casuale ma voluta, visto il legame del fotografo con l’istituzione musicale. Eriberto Guidi fondò il liceo musicale di Fermo, poi riconosciuto Conservatorio, insieme ad Annio Giostra. Oggi il nipote di Annio, Igor, è presidente dell’istituzione musicale, e si dice contento di «questa unione delle due arti».


Riaprono anche i musei
Insieme alla mostra torneranno visibili anche la Sala del Mappamondo, il teatro dell’Aquila, le Cisterne Romane, e i musei scientifici di Palazzo Paccarone: sono alcune delle bellezze visitabili dei musei di Fermo, al momento solo su prenotazione dal 16 febbraio. «Abbiamo deciso di riaprire il 16 quando dovrebbe tornare la mobilità regionale, per noi senza poter accogliere turisti da fuori Marche è impossibile, strutture come la nostra non hanno un turismo di massa» dicono il sindaco Calcinaro e l’assessora Lanzidei. 

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