Andrea Camilleri ha vinto
le primarie del Festival Futura

Andrea Camilleri
Andrea Camilleri
2 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Settembre 2015, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 16:05
CIVITANOVA - La spunta Andrea Camilleri, e non è certo una sorpresa.



Lo scrittore agrigentino papà del commissario Montalbano, è il vincitore delle "primarie" dei lettori forti di Futura, il Festival culturale di Civitanova Marche, che, con il coordinamento di Filippo La Porta, permette a chi dichiara di leggere almeno 6 libri all'anno di esprimere la propria preferenza sull'ospite da invitare nell'edizione 2016 di Futura.



I votanti hanno consegnato la propria cartolina nelle librerie partner dell'evento o alle hostess della scorsa edizione del festival, svoltasi a luglio. Anche stavolta c'è stata una rilevante dispersione di voto, con ben 201 scrittori indicati dai lettori. Camilleri è tallonato da Alessandro Baricco, che ha pubblicato "La Sposa giovane", e da Margaret Mazzantini, con "Nessuno si salva da solo". Seguono Piergiorgio Odifreddi, il "matematico impertinente", ospite nel giorno dell'apertura del festival, e il saggista giapponese Haruki Murakami, autore di best seller che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. «La segreta speranza - spiega La Porta - era che il lettore forte (dunque più consapevole) non scegliesse necessariamente gli scrittori noti, i volti televisivi, le star e le icone mediatiche, ma autori più appartati, marginali e di qualità». Invece sono esattamente gli scrittori che «vanno più spesso in tv, che appaiono sui giornali, quelli più richiesti dal basso». Una buona notizia però c'è: ed è «l'estrema diversificazione. Se gli autori citati hanno raccolto una decina di voti ciascuno, di lì comincia un elenco interminabile di scrittori con un solo voto. Come se ogni lettore forte avesse il proprio candidato personale. Nella società liquida non c'è più 'il Canonè, consacrato da critici ed esperti, ma ci sono innumerevoli microcanoni. Una dispersione che evoca un pluralismo culturale interessante». «Ancora un pò - conclude il critico - e si realizzerà la profezia di Svevo: un giorno tutti scriveranno e ognuno leggerà solo se stesso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA