​Davide Pergolesi di Appignano
conquista la vittoria all'Arezzo Wave

​Davide Pergolesi di Appignano conquista la vittoria all'Arezzo Wave
2 Minuti di Lettura
Domenica 3 Maggio 2015, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 15:03
ANCONA - Arezzo Wave è il più antico ed importante festival rock Italiani la cui prima edizione è databile 1987. Da sempre al festival è stato affiancato il concorso per band emergenti con selezioni, semifinali e finali regionali in tutta italia. Molte band importanti nel panorama odierno come gli Afterhours o i giovanissimi Fast Animals And Slow Kinds (che suoneranno in questi giorni a macerata) nascono proprio da questo trampolino di lancio. L'edizione regionale per le Marche quest'anno è stata ospitata al Terminal di Macerata, da Cico a Monsano e al Kokogena di Osimo.



La giuria di quest' edizione è stata composta da Gilberto Mancini, Marcello Marzocchi, Claudio Graziani e Ugo Nooz Torresi.



E’ Martello a vincere il concorso affiancato da I 62019, Elpris, Maison Dieu e Alessandro Menghi.

Martello è Davide Pergolesi di Appignano: solista nato dall'unione di una batteria acustica, un sequencer percussivo e un microfono. Musica e testi influenzati da suoni postrock, new wave ed elettronici, composti e suonati senza l'ausilio di computer, utilizzando solo veri strumenti in tempo reale.



“Fin dai primi passi - racconta Martello - nel mondo della musica ho sempre visto l'Arezzo Wave come una meta altissima e ora che ci sono arrivato non riesco a crederci... E' tutto vero! L'esperienza di questo Arezzo Wave è partita da una semplice iscrizione senza troppe pretese, si è evoluta in una semifinale al Terminal di Macerata, in cui ho visto un bel pubblico partecipe e dove ho avuto l'occasione di stringere amicizie con altri bravi musicisti, ed infine è tutto è sfociato nella finale al Kokogena dove per 15 minuti è stato dato il tutto per tutto nonostante le mani tremolanti. Tanta gioia e tanta tensione”.



“Ora - conclude Pergolesi - continuo a suonare, a suonare e ancora a suonare! Penso che questo 2015 vada spremuto fino all'osso. Un album già c'è (grazie al lavoro di Axmasca), quindi ora bisogna darsi da fare, trovare contatti e serate, macinare chilometri. Comunque grazie a tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono il progetto Martello”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA