Incentivi auto 2024, bonus fino a 14mila euro: importi (e requisiti) per elettrico, ibrido e benzina

di Giacomo Andreoli
Venerdì 22 Dicembre 2023, 19:02 | 3 Minuti di Lettura
Incentivi auto 2024, bonus fino a 14mila euro: importi (e requisiti) per elettrico, ibrido e benzina

Torna a gennaio 2024 il bonus auto e stavolta con incentivi da record: fino a quasi 14mila euro per l'acquisto di auto elettriche, ibride o a benzina/diesel se Euro 6. Più è vecchia l'auto che si rottama e più è green quella che si compra, maggiore è lo sconto. C'è poi una maggiorazione per Isee entro i 30mila euro. Come anticipato da Il Messaggero nei mesi scorsi, infatti, il ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso ha deciso di rimodulare i fondi non spesi nel 2022/2023 per gli incentivi alle auto meno inquinanti: circa 320 milioni. Questi soldi saranno aggiunti ai circa 600 milioni a disposizione per il prossimo anno, portando il totale a quasi un miliardo di euro. Significa, csecondo alcune stime preliminari, che potranno essere acquistate almeno tra le 80 e le 100mila auto nuove, con l'idea di sostenere la produzione italiana (anche se non è affatto detto che non si preferiranno macchine straniere).

Alla fine non si è optato per l'idea iniziale di spostare i fondi inutilizzati per elettrico e ibrido sugli incentivi per auto Euro 4 ed Euro 5. Un'idea che pure aveva trovato il favore dell'associazione di settore, Anfia, e dei sindacati, a patto di garantire l'aumento della produzione italiana di auto, in primis grazie a Stellantis (l'unico grande gruppo che ha stabilimenti produttivi nel nostro Paese). Anfia, però, aveva chiesto di rendere l’incentivo alle auto Euro 4 e 5 meno vantaggioso e invece di aumentare quello per i veicoli green, rendendolo davvero attrattivo.

Il successivo pressing su Urso a puntare sulle auto green portato avanti da Stellantis, con cui si gioca la partita per la firma dell'intesa per l'aumento della produzione in Italia a un milione di veicoli (circa 200-300mila in più rispetto alle attuali previsioni), ha fatto optare il governo per questo schema. Della serie: non essendo infiniti i soldi a disposizione, meglio perseguire un solo obiettivo, cioè svecchiare il parco auto inquinante favorendo le auto più green. Vediamo allora come funzioneranno gli incentivi e tutti gli importi a seconda dell'auto rottamata e di quella acquistata.

Quando partono gli incentivi auto 2024

A gennaio il ministro Urso firmerà un Dpcm che sblocca i nuovi incentivi. Potrebbero partire a febbraio. Il desiderio del ministro quest'estate era arrivare al dpcm avendo già siglato con Stellantis un accordo per l'aumento della produzione in Italia. Il gruppo automobilistico, però, continua a fare melina, mentre va avanti il tavolo sull'autmotive al ministero delle Imprese, anche con sindacati ed Anfia (che invece ha già siglato un patto a sé stante con il governo). Un accordo per lo sviluppo del settore potrebbe essere siglato a marzo o aprile e lì potrebbe esserci l'impegno vincolante per Stellantis ad aumentare la produzione.

Impegno comunque a portata di mano, almeno da quando si è deciso di optare per un target di un milione di veicoli (tra cui quelli commerciali) e non più solo di auto private. Ora con questo nuovo bonus rafforzato si punta a svecchiare un parco auto italiano troppo inquinante (11 milioni di veicoli sono tra Euro 0 e Euro 3), favorendo i modelli attualmente in produzione in Italia (dalla Panda, alla 500 elettrica, passando per la Jeep e i modelli plug-in, escludendo le Maserati e i modelli di alta gamma).

Si potranno però ovviamente comprare anche le auto prodotte in altri Paesi. I sindacati (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) hanno poi chiesto ad Urso di predisporre incentivi anche per svecchiare il parco auto degli Enti pubblici e della Pubblica amministrazione. Il ministro ha aperto e ora cerca le apposite risorse.

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