Ignazio La Russa ringrazia chi l'ha votato come presidente del Senato. E ringrazia anche per i voti arrivati dalla minoranza. Perché ci sono state defezioni nella maggioranza: parte di Forza Italia non ha partecipato al voto e quindi non ha votato per La Russa. Ecco perché c'è un clima di colpo di scena a Palazzo Madama e un rimpallo di responsabilità con il segretario del Pd Enrico Letta che scrive: «Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell'opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza». La maggioranza uscita dalle urne difatti non è quella che si è materializzata oggi in Senato. Primo giorno di legislatura e già spunta la prima maggioranza variabile.
La Russa, i numeri
Il nuovo presidente è stato eletto con 116 voti, 12 in più del necessario (104). Il punto è che non arrivano dalla maggioranza. Il centrodestra esprime 115 senatori: una parte di Forza Italia non ha votato per lui. In questo momento c'è quindi un presidente del Senato indicato dalla premier in pectore che è stato eletto ma senza l'appoggio di una parte fondamentale della maggioranza del governo che verrà formato.
Vediamo i numeri. La votazione si è svolta a scrutinio segreto. Sulla carta la coalizione di centrodestra poteva contare su 115 voti: 66 di FdI, 29 della Lega, 18 di FI e 2 di Noi moderati. Alla votazione tuttavia, come confermano i tabulati, non hanno partecipato 16 senatori azzurri. Dei 18 senatori di Fi 2 sono entrati nella cabina per votare (Berlusconi e Casellati). Mancano all'appello 16 voti forzisti. Questi 16 voti sono quindi giunti da altri gruppi (Pd, M5s, Azione, Avs, Svp, Maie) o dall'indipendente Dafne Musolino o dai senatori a vita.
La Russa, cosa è successo
Il risultato al Senato è quello atteso da ieri sera, Ignazio La Russa, uno dei due nomi più accreditati nel centrodestra (l'altro era quello del leghista Roberto Calderoli che di prima mattina getta la spugna) per succedere a Elisabetta Casellati, alla prima votazione raggiunge il risultato pieno.
Renzi ha già un posto nel nuovo potere, lui ha fatto votare La Russa. Lo ripetono tutti ma proprio tutti in senato#direttamessaggero
— mario ajello (@ajello63) October 13, 2022
Segre in Senato: «Provo vertigine, qui a 100 anni dalla marcia su Roma». Il discorso integrale
Chi ha votato La Russa?
Mentre termina il riconteggio dei voti si cerca di capire dunque da chi provengano i voti che hanno contribuito all'elezione del neo-presidente del Senato. Serpeggia il sospetto che ci possa essere stato un voto dei 9 senatori di Italia Viva e Azione: una "mossa del cavallo" di Renzi per far capire che Forza Italia non è così determinante come vuole far credere e che una maggioranza alternativa è possibile.
Ma i numeri non tornano. Da zone del Pd negano che ci sia stato un'assist da parte loro e puntano il dito contro il Movimento 5 Stelle: diversi senatori pentastellati, si fa notare, sarebbero restati nella cabina per il voto più del necessario, più della semplice consegna di una scheda bianca. . Ma qualcuno questi voti li ha dati: «Noi non abbiamo fatto soccorso rosso, bisognerà capire meglio anche se qualche intuito possiamo averlo su cosa è successo», afferma Roberto Morassut deputato Pd in diretta al Messaggero. «Questo scivolone mostra che le contraddizioni interne alla maggioranza sono più pesanti di quanto sembra».
Berlusconi: «Disagio in Forza Italia su governo»
Berlusconi giustifica la defezione forzista e ammette le tensioni sulla formazione del futuro governo. «Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa - si legge in una nota - Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese».
Si teme qualche trappola della Ronzulli contro La Russa. Meloni ha inviato al Senato sia Lollobrigida sia Donzelli per vigilare #direttamessaggero
— mario ajello (@ajello63) October 13, 2022
Letta: «Parte dell'opposizione vuole entrare in maggioranza»
«Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall'esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell'opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza». Lo scrive su Twitter il segretario Pd, Enrico Letta.
Il Movimento 5 stelle dà la colpa a Renzi
Un «inciucio» per sfilare al M5S la presidenza di una commissione, una delle due tra Copasir e Vigilanza Rai che spettano all'opposizione. È il sospetto che serpeggia nei vertici del M5S -spiegano fonti beninformate all'Adnkronos- dopo i voti che hanno sostituito, per l'elezione di Ignazio La Russa allo scranno più alto del Senato, quelli mancanti di Fi. E così ora il timore è che sfumi ai 5 Stelle la presidenza di una Commissione, quella della Vigilanza Rai particolamente ambita dai grillini. «Renzi è solo giochi di Palazzo», il commento sferzante che trapela all'Adnkronos dal quartier generale di Campo Marzio, dove si registra grande amarezza «per il solito giochino» dell'ex premier.