Il coprifuoco ha i giorni contati. In base al cronoprogramma del governo il “tutti a casa”, già spostato dalle 22 alle 23 a metà di maggio, da lunedì 7 giugno verrà posticipato alla mezzanotte. Per poi essere definitivamente abolito a partire dal 21 giugno, il solstizio d’estate. Ma in base alle nuove regole il coprifuoco non è in vigore nelle “Regioni bianche”, quelle con un basso indice di incidenza settimanale dei contagi.
Coprifuoco, le regole in zona bianca - Così sono già tre le Regioni (Sardegna, Molise, Friuli Venezia Giulia) per le quali non c’è limite orario agli spostamenti dei cittadini.
A questo punto il divieto di circolare dopo la mezzanotte, se non per comprovati motivi di lavoro, urgenza, salute, resterà in vigore soltanto nelle “Regioni gialle”: Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, le province di Trento e Bolzano, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana, Basilicata, Valle d’Aosta. Ma alcune di queste Regioni non dovranno attendere fino al 21 giugno, giorno in cui l’abolizione di queste misure di contenimento anti-Covid varrà su tutto il territorio nazionale.
Il 14 giugno è infatti previsto l’ingresso in “zona bianca”, dunque nelle aree senza coprifuoco, di Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e la provincia di Trento. Perciò in queste Regioni il “tutti a casa” verrà abolito con una settimana di anticipo. Dovranno invece attendere il 21 giugno (giorno del resto in cui dovrebbero diventare bianche) gli abitanti di Campania, Calabria, Marche, Sicilia, Toscana, Basilicata, Valle d’Aosta.
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