VALLEFOGLIA «Certo che il Presidente della Repubblica a Bottega, non l’aveva mai visto nessuno». La proverbiale schiettezza del sindaco Palmiro Ucchielli si vena di emozione: «È stata un’impresa, ma oggi abbiamo fatto la Storia». A qualche ora di distanza dal taglio del nastro del suo teatro, l’auditorium che ha voluto con quella che Matteo Ricci chiamerebbe la tigna, Ucchielli fa ancora fatica a raccontare. «Il bello è stato il clima gioioso, la gente che è venuta a vedere il presidente, i bambini delle scuole di Pian del Bruscolo e di Montecchio che cantavano, gridavano viva il Presidente, l’inno nazionale suonato dall’orchestra e dal coro della scuola media, insomma un’atmosfera da far tremare i polsi».
Omaggio ai più piccoli
E Sergio Mattarella ha omaggiato tutti ma ha chiesto al sindaco di ringraziare soprattutto i bambini, incredibilmente emozionati a sventolate le bandierine italiane.. «Ho ricordato a Mattarella che quando ero parlamentare lui vestiva il ruolo di vicepresidente del consiglio dei ministri e poi di ministro della Difesa.
La gratitudine
Poi i ringraziamenti: «Grazie al ministro Gennaro Sangiuliano, al prefetto Emanuela Saveria Greco, al presidente Francesco Acquaroli, al presidente Giuseppe Paolini e soprattutto a Matteo Ricci che mi ha aiutato a coronare questo sogno». Ma non c’è tempo per cullarsi sugli allori: «Siamo il Comune che apre la Capitale della Cultura. In teatro ora ci sono i musicisti della Filarmonica Rossini (che per la fase iniziale gestirà la programmazione del Giovanni Santi) e c’è il foyer dedicato al suo fondatore, Michele Antonelli, morto prematuramente: un amico che ha voluto dare alla sua orchestra sede in questo Comune. Oggi è andato tutto bene, bravi tutti: ora guardiamo avanti».