MONDAVIO - «La nostra è stata una nottata di sesso sfrenato. Lei era consenziente. Perché l’ho lasciata a piedi in autostrada? Me lo ha chiesto lei, mi ha detto che aveva trovato un passaggio per andare a casa con Bla Bla Car».
L'interrogatorio
Si è difeso così davanti alla giudice per le indagini preliminari Raffaella Ceccarelli il 35enne napoletano residente a Mondavio, arrestato dagli investigatori della seconda sezione della squadra mobile della Questura di Rimini, perché accusato d’aver abusato sessualmente per tre volte nell’arco di un paio d’ore, di una giovane ventenne pugliese. La polizia è risalita a lui, sabato scorso, anche grazie a immagini delle telecamera e alla coincidenza dei prelievi effettuati ai bancomat come dichiarato dalla ragazza nella sua denuncia.
Assistito di fiducia dall’avvocato Alessandro Buzzoni, l'uomo ha raccontato di essere venuto il 1° maggio a Rimini per cercare di ricucire lo strappo con la fidanzata.
Abbandonata sull'A14
Esattamente l’opposto di quanto verbalizzato nella denuncia la ventenne che solo dopo il terzo stupro sarebbe riuscita a respingere l’ennesima aggressione, venendo poi scaraventata fuori dall’auto poco prima del casello dell’A14 di Pesaro «dove la stavo accompagnando in stazione».
La giudice Ceccarelli che ha confermato gli arresti domiciliari nella casa in cui il 35enne vive con la nonna, ha probabilmente ritenuto decisamente poco credibile anche la giustificazione data dall’uomo sull’abbandono della ragazza in autostrada.
L’avevano trovata spaventata e confusa gli agenti della polizia autostradale di Fano.
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