Sopralluogo degli onorevoli a Riceci, il Pd si schiera ufficialmente contro la discarica: «Progetto assurdo, non ci fermiamo»

Curti e Manzi con Vitri e Carrabs in via dei Lagoni

Sopralluogo degli onorevoli a Riceci, il Pd si schiera ufficialmente contro la discarica
Sopralluogo degli onorevoli a Riceci, il Pd si schiera ufficialmente contro la discarica
di Eugenio Gulini
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Martedì 9 Gennaio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 15:19

URBINO Il Pd, almeno quello che ha a cuore l’ambiente, c’è! La presenza di due onorevoli, Augusto Curti e Irene Manzi, e della combattiva consigliera regionale Micaela Vitri, in via dei lAgoni, da dove si domina la valle che si vuole deturpare con una mega-discarica di 5 milioni di metri cubi di rifiuti industriali, nonostante la densa nebbia e il freddo intenso, ha richiamato, sul sito, una buona parte del “Comitato contro la discarica di Riceci” sempre pronto a schierarsi, anche in mezzo al pantano, come fosse un moderno “Quarto Stato”. 

Basta parole

Da un paio di stagioni si fa promotore della difesa del territorio a tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. «Ora è il momento dei fatti; ascoltare solo ed esclusivamente parole siamo stanchi - ha rimarcato Alison Micheli – Questo è un territorio dedito alla coltivazione biologica e non è possibile coniugarlo con una discarica».

«A seguito dell’incontro fatto a Roma qualche settimana fa – dichiara Irene Manzi – questa nostra presenza sta a rimarcare la vicinanza, l’attenzione e l’impegno a sostegno delle associazioni, dei comitati e dei cittadini. La localizzazione della discarica non è oggettivamente solo impattante su quello che è il paesaggio e la realtà circostante, altresì dannosa ed eccessiva».

«Siamo qui per ribadire un no secco a questa idea di progetto non per una posizione ideologica o di partito, ma non ci sono i requisiti tecnici per poter fare questo tipo di iniziativa su questo sito – ha sottolineato Augusto Curti della Commissione Ambiente della Camera (ha presentato una interrogazione al Ministero della Cultura sulla discarica di Riceci) – Non ci sono le distanze e gli enti preposti, sono sicuro, terranno conto di questo requisito.

C’è anche un dato politico, quello della giunta di centrodestra che ormai si è insidiata in Regione da quasi tre anni: l’assessore Stefano Aguzzi tra i primi impegni che prese fu proprio quello di rivedere un piano dei rifiuti che non è mai arrivato. Il fatto che la Regione non abbia redatto un piano dei rifiuti è qualcosa che dovrebbe bloccare tutti i progetti su tutte le province».

«Il 18 aprile – ricorda Micaela Vitri – avevo presentato, in Consiglio Regionale, una mozione che era stata votata all’unanimità a inizio giugno. Siamo, però, molto preoccupati. Come diceva Curti aspettiamo il piano della gestione dei rifiuti da tre anni. L’unica cosa che abbiamo visto è un versamento di 120mila euro ad uno studio di Milano per prepararlo. Queste persenze oggi sono un altro bel segnale in un momento significativo per la scadenza imminente delle possibilità di candidature di questa discarica. La certezza? Siamo tutti d’accordo che a Riceci non dovrà esserci nessun impianto».

L’incompatibilità

«Ancora oggi la presenza dei due onorevoli a verificare di persona l’incompatibilità di questo progetto – conclude Gianluca Carrabs del Direttivo Europa Verde/Verdi – fa capire l’attenzione che c’è non solo a livello locale ma a livello nazionale. L’attenzione mediatica dimostra che c’è un pezzo del territorio importante che dice no a questo progetto. Non molleremo fino a quando non sarà scritta la parola fine su questo progetto di maxi discarica».

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