Fano, Minardi ci crede: «Primarie? È un dato ottimo Il Pd farà quadrato su Fanesi». Ma in 10 anni persi oltre mille voti

Minardi ci crede: «Primarie? È un dato ottimo Il Pd farà quadrato su Fanesi». Ma in 10 anni persi oltre mille voti
Minardi ci crede: «Primarie? È un dato ottimo Il Pd farà quadrato su Fanesi». Ma in 10 anni persi oltre mille voti
di Osvaldo Scatassi
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 13:34

FANO Il dato della partecipazione alle primarie «è ottimo» e l’obiettivo del Pd è «la vittoria di Cristian Fanesi» al ballottaggio. Lo assicura Renato Claudio Minardi, segretario del Pd locale, che propone la sua analisi in attesa dello spareggio tra lo stesso Fanesi, attuale vice sindaco espressione del Pd, e l’assessore ai servizi educativi, Samuele Mascarin della lista In Comune. 

Il verdetto

Domenica prossima si deciderà infatti chi, tra i due, sarà il candidato sindaco del centrosinistra. Mascarin ha vinto il primo turno totalizzando 937 consensi, mentre Fanesi ne ha ottenuti 890. Sotto la lente del centrodestra proprio il risultato dell’attuale vice sindaco, il quale corre alle primarie per un partito, il Pd, che nel 2019 portava oltre 7.000 voti (22 per cento) alla causa del centrosinistra locale. I Progressisti Fano 2050 sottolineano invece che le primarie della maggioranza uscente hanno perso 1.200 votanti in dieci anni. «Le primarie sono una competizione - argomenta Minardi - e gli elettori scelgono il candidato che a loro piace di più. Non considero affatto negativo il risultato di Fanesi e apprezzo il bel clima tra candidati: rispetto reciproco e intelligenza di valorizzare la personale proposta amministrativa, senza sminuire i colleghi in lizza. Evidente è che il partito metterà tutto l’impegno per fare vincere Fanesi. Sono sicuro che il vincitore sarà sostenuto in modo leale dagli altri candidati alle primarie e dall’intera coalizione. Chi al primo turno ha votato per Cora Fattori ed Etienn Lucarelli, partecipi anche al ballottaggio. Le primarie sono uno strumento democratico del vero centrosinistra.

Votando, si esprime il proprio pensiero». Marta Ruggeri dei 5 Stelle (coalizione progressista) sostiene la «sostanziale intercambiabilità tra Mascarin, Fanesi e Lucarelli, staccati l’uno dall’altro da una manciata di voti». I 1.200 votanti in meno rispetto alle primarie 2014, inoltre, sono riconducibili «anche all’uscita dalla maggioranza di forze politiche» che oggi cercano una proposta più «innovativa rispetto a una selezione tra ex assessori». Sono le stesse forze, chiarisce Ruggeri, che hanno aderito ai progressisti. Liquidarli «come un’operazione antidemocratica, non trasparente e da vecchia maniera, nasconde l’incapacità di leggere il presente e le prospettive future, anteponendo le ambizioni personali al bene comune». I 1.200 voti in meno «evidenziano il grande flop delle primarie», afferma una nota del centrodestra fanese. «Nel 2014 - prosegue – c’erano in campo tre candidati, stavolta addirittura quattro, ma la partecipazione sotto le aspettative conferma come Fano abbia voglia di voltare pagina, bocciando di fatto il lavoro dell’attuale giunta».

Solo lotte intestine

Conclude il centrodestra: «Il civismo nel centrosinistra non c’è più. Le primarie hanno fatto emergere lotte intestine e rese dei conti. Il candidato del Pd, partendo da una base del 20 per cento, è stato tradito dai suoi stessi compagni di partito». Considerazione conclusiva su Lucarelli. Secondo le previsioni della vigilia avrebbe dovuto vincere «con un vantaggio abissale: è addirittura finito terzo. Risultato davvero deludente, nonostante il sostegno del sindaco Massimo Seri».

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