Ancora ruspe in spiaggia, l'ira dei bagnini: «Ripascimenti già fatti divorati da due mareggiate»

Ancora ruspe in spiaggia, l'ira dei bagnini: «Ripascimenti già fatti divorati da due mareggiate»
Ancora ruspe in spiaggia, l'ira dei bagnini: «Ripascimenti già fatti divorati da due mareggiate»
di Letizia Francesconi
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Lunedì 13 Giugno 2022, 05:10

PESARO -  Stagione avviata nell’entusiasmo della ripartenza, ma con ripascimenti sulle spiagge ancora da completare: mai così tardi come in questa stagione osservano i balneari, e quelli fatti si sono rivelati poco efficaci, già dopo due mareggiate. E’ per affrontare anche problemi come questo, che tutte le associazioni dell’indotto turistico cittadino appena pochi giorni fa, hanno presentato una richiesta formale all’Amministrazione per istituire la prima Consulta del Turismo


Prima il nodo sull’incertezza delle risorse comunali e regionali dedicate, poi ad accordo trovato fra l’avvio delle operazioni sull’arenile e l’allestimento delle spiagge è arrivato il maltempo di inizio giugno che ha messo in stand by i lavori E ora gli operatori in particolare fra Levante e nel tratto centrale di Sottomonte attendono l’ultima “tranche” di sabbia dalla settimana entrante. «Dopo l’ultima mareggiata di inizio settimana i ripascimenti sono serviti a poco, almeno in alcuni tratti di Sottomonte, da sempre più critici – commenta Gianni Angeloni di bagni Bibi – il problema non è tanto la tempistica ma piuttosto le modalità con cui vengono fatti.

La mareggiata dei giorni scorsi ha portato via quasi tutta la sabbia dalla mia concessione dopo l’ultimo intervento, e siamo stati costretti come altre concessioni più penalizzate, bagni Due Palme e Margherita, a riposizionare gli ombrelloni e riorganizzare la spiaggia». A bagni Tiki il gestore ammette di non essere al corrente che i ripascimenti devono essere ancora completati. «Ormai ho tutto lo stabilimento già allestito, dagli ombrelloni al servizio bar e non è certo possibile smontare metà spiaggia. 


«Più delle mareggiate, serve capire se la quantità di sabbia portata sui nostri arenili è sufficiente o meno a garantire soprattutto le esigenze di chi soffre di erosione. Sono riuscito a posizionare lo stesso numero di ombrelloni della passata stagione, ma è chiaro che soprattutto in questo tratto di lungomare, un po’ tutti gli operatori devono regolarsi con il metro. Per ora andiamo avanti così e non aspettiamo che arrivi sabbia in più. Chi è stato colpito in modo pesante dalla prima mareggiata di fine maggio è Alessandro Corsini, gestore di bagni Primavera e Cocobongo: «Inevitabilmente i tempi si sono allungati - commenta – perché ci sono state due mareggiate in nemmeno un mese. 


«Negli ultimi giorni noi balneari eravamo in spiaggia fin dalle 6 del mattino per smontare gli ombrelloni, recuperare metri su una fila e riposizionarli. E’ già la terza volta che questo accade. Ormai va da sé, che questo tipo d’interventi sono palliativi, sono ben altri quelli che servono, ma chiediamo ai tecnici comunali di progettarli in modo risolutivo e non come è stato fatto qualche anno fa a Sottomonte, dove la manutenzione non è stata eseguita in modo strutturato, creando incanalature e spazi fra la batteria di scogliere. Come se non bastasse il 7 giugno scorso si è rotto pure un mezzo meccanico della ditta incaricata dei ripascimenti, e quindi ritardi su ritardi. Un cliente della spiaggia e non è il solo, si è lamentato proprio perché al 10 giugno la spiaggia non era ancora pronta e pienamente fruibile», 
 

«E’ stata appena protocollata e all’attenzione del Comune di Pesaro – annuncia Andrea Giuliani, responsabile Oasi Confartigianato - una richiesta precisa a nome della categoria dei balneari, Apa hotels, Confcommercio, Confesercenti e associazione pesarese Ristoratori. Tutti dalla stessa parte, affinché venga istituita la Consulta comunale per il turismo. Un organismo che già c’è in diversi Comuni anche del litorale come Mondolfo, Gabicce ma non a Pesaro. La decisione all’assessore comunale al Turismo. 


Il passo successivo sarebbe poi l’istituzione di un tavolo economico di concertazione. Quello dovrà essere l’unico organo deputato e riconosciuto, dove trattare il tema delle risorse per la difesa della costa e degli arenili, ripascimenti, progetti strutturali e altre questioni per la valorizzazione di tutto l’indotto a beneficio di categorie che si aiutano fra loro, come albergatori e balneari. Per quanto riguarda il nodo ripascimenti, ci auguriamo di arrivare a fine stagione e che siano efficaci, ma a quanto ne so, parlando con i tecnici comunali, le risorse stanziate che sono poche non consentono ovunque di avere la stessa quantità di sabbia. Serve dalla prossima stagione intercettare più risorse, anche comunali. Per esempio a seguito delle prime mareggiate di stagione avere altri 50 mila euro integrativi sarebbe stato certamente meglio, e invece rispetto a una richiesta dei balneari di disporre di un finanziamento complessivo di 180 mila euro per i ripascimenti ci siamo fermati agli attuali 138 mila euro».

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