Michael Alessandrini farà ritorno giovedì a Pesaro. Nulla osta per i funerali di Panzieri

L'ultimo saluto nel fine settimana

Michael Alessandrini farà ritorno giovedì in Italia. Nulla osta per i funerali di Panzieri
Michael Alessandrini farà ritorno giovedì in Italia. Nulla osta per i funerali di Panzieri
di Luigi Benelli
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Martedì 14 Marzo 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:46

PESARO  - Michael Alessandrini, il trentenne pesarese accusato dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri e in stato di fermo in Romania, tornerà in Italia giovedì prossimo, il 16 marzo. Il giovane che davanti al giudice di Timisoara ha confessato il delitto del 27enne, atterrerà a Roma come da prassi. Poi nelle ore successive verrà trasferito nel carcere di Pesaro per l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice. Intanto a tre settimane dal delitto la procura di Pesaro ha dato il nulla osta per la restituzione della salma di Pierpaolo alla famiglia. Nelle prossime ore potrà quindi essere fissato il funerale del ragazzo ucciso con 15 coltellate nell’appartamento di via Gavelli. L’ipotesi è il fine settimana.

 
La ricostruzione

Inizialmente Alessandrini si era opposto al rientro in Italia, ma i tempi ormai sono maturi e non sussistono i presupposti per un rifiuto e una permanenza in Romania.

Alessandrini è reo confesso dell’omicidio dell’amico e al giudice romeno ne avrebe spiegato anche i motivi, o almeno quelli che lui ritiene tale. Sarebbero legati a una donna, Julia che lui considerava la sua fidanzata. Ma è una circostanza tutta da chiarire. Sentita dagli inquirenti la donna avrebbe ammesso di conoscere e frequentare Michael Alessandrini ma di non avere alcuna relazione con lui. La donna era andata anche a trovarlo nell’hotel di famiglia e prima del delitto gli aveva detto di essere malata, una notizia che aveva sconvolto il 30enne. Ma tra i due poche ore prima della cena con Panzieri c’era stato anche un alterco, un episodio già riscontrato anche dal legale di Alessandrini, l’avvocato Salvatore Asole, nelle sue indagini difensive. 

La ricostruzione


Tanto che il suo stato d’animo sarebbe stato instabile e provato. Il legale ha depositato un’istanza per chiedere una perizia psichiatrica. La madre ha raccontato che negli ultimi tempi aveva iniziato a leggere le Sacre scritture. Davanti al giudice avrebbe anche detto di essere un seguace di Jahvè. Di sicuro la sera di lunedì 20 febbraio si è avventato sull’amico come una furia subito dopo aver cenato insieme. L’autopsia ha evidenziato sul corpo del 27enne 15 lesioni da arma da taglio. Almeno quattro di queste alla gola, considerate fatali. Ci sarebbero anche altre due importati ferite alla schiena che hanno causato seri danni, ma bisognerà attendere gli esami sui tessuti e le risposte arriveranno in qualche settimana.

La colluttazione è stata così violenta che a Pierpaolo sono state trovate due costole rotte. Panzieri si è difeso, ha cercato di ripararsi dai colpi e ha lottato come dimostrano le ferite sulle dita della mano dove è stato anche riscontrato il segno di un morso.

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