PESARO Terreni prima edificabili trasformati in terreni agricoli. Proseguendo la linea del “costruire sul costruito” e della “riduzione del consumo di suolo” della giunta di Matteo Ricci ecco che è stato approvato il terzo step della delibera che trasforma 6 ettari prima edificabili in terreni agricoli portando a quota 1.240.000 metri quadri le aree “verdi” prima “cementificabili”.
L’inversione di rotta
Una vera e propria inversione di rotta che in passato vedeva invece molto più spesso la possibilità di costruire su campi liberi.
Le stesse che fanno da traccia alla delibera per la “variante sostanziale al Piano regolatore vigente ai fini della riduzione del consumo di suolo e del carico urbanistico relativamente ad alcune aree situate nel territorio comunale», approvata dalla Giunta e che sarà discussa con il terzo passaggio in Consiglio comunale.
La proposta di variante consiste in una riduzione delle aree edificabili mediante la loro trasformazione in aree a destinazione agricola ovvero, in taluni casi, in verde privato o quali aree di pertinenza di edifici, così come dettagliatamente descritto nella relazione tecnica prodotta a corredo della variante. Entrando nel dettaglio sono 10 le aree interessate dalla variante e sono collocate nelle seguenti località: Muraglia, Fornace Mancini, Borgheria, Montelabbatese (via delle Regioni), Villa Ceccolini, Ginestreto, Campanara, Villa Fastiggi, “Parco del Cuneo Verde”, via Solferino.
La strategia
Gli amministratori concludono: «Come previsto dalla strategia di Pesaro 2030 (il cui obiettivo è mirare alla leadership della qualità della vita, abbinando innovazione economica, crescita equilibrata e ambientalmente sana e modernizzazione infrastrutturale ndr.) vengono rispettati i diritti dei proprietari delle aree edificabili e agevolate le richieste di chi chiede di far tornare agricolo il proprio terreno flessibilizzando le destinazioni d’uso degli immobili, per spingere su un modello di edilizia sostenibile e per una città che respira meglio».