PESARO - Indennità corrisposte agli agenti di polizia locale troppo basse rispetto alla media e risorse insufficienti per i turni notturni e i compiti che aumentano nell’anno della Capitale. Il sindacato autonomo della polizia locale (Csa) non ci sta e non ha firmato il contratto decentrato, annunciando uno stato di agitazione se il comando non fisserà un’assemblea con agenti e parti sociali. I motivi coincidono non a caso con l’apertura di Pesaro Capitale.
La contesa
Sì perché come spiega Federico Coratella, segretario Csa Marche, la comandante Francesca Muzzini stoppa l’assemblea di agenti e amministrativi chiesta e fissata a suo tempo, proprio per sabato. «Si va verso lo stato di agitazione e la richiesta d’incontro con il prefetto» rimarca.
Le istanze
Su tutto un dato, la polizia locale di Pesaro manca attualmente di 20 unità di personale. «Il comando già da mesi – prosegue il sindacato autonomo – ha aumentato compiti, mansioni e ordini di servizio agli agenti, in concomitanza con l’anno da Capitale, a parità di personale che non viene rimpinguato. Per la cerimonia del 20 per esempio su 80 dipendenti in forza a Pesaro ne saranno coinvolti almeno 60 su due turni.
Le altre incongruenze
Altro nodo aperto è il servizio notturno dopo l’una e trenta fino alle 3 nelle giornate del venerdì e sabato, che non ha in questo momento risorse complessive adeguate, e ricordando che inizialmente era corrisposta un’indennità di 80 euro a notte e considerando che sopratutto nel caso delle notti la polizia locale, svolge compiti equiparati alle altre forze dell'ordine per il controllo del territorio. Non equilibrata rispetto ad altri Comuni anche l’indennità esterna: chiesti dal nostro sindacato almeno 8 euro a servizio mentre l’Amministrazione ne concede 5 ma trattandosi di un Comune in espansione e di una città Capitale della Cultura, crediamo possa dare qualcosa in più con un’indennità di servizio compresa fra gli 8-10 euro come avviene in altre realtà a livello nazionale».