No al biolaboratorio di Pesaro, oggi la protesta: attesi manifestanti da tutta Italia

No al biolaboratorio di Pesaro, oggi la protesta: attesi manifestanti da tutta Italia
No al biolaboratorio di Pesaro, oggi la protesta: attesi manifestanti da tutta Italia
di Thomas Delbianco
4 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Maggio 2023, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 07:09

PESARO - Dovevano essere tre le piazze pesaresi per il Primo Maggio: una per i concerti (parco Miralfiore), l’altra per le famiglie (Baia Flaminia), l’ultima per la contestazione (Torraccia). Rimandate le prime due in via prudenziale per le pessime previsioni meteo, alla fine ne resterà solo una, quella della mobilitazione nazionale contro il biolaboratorio di livello 3 da realizzare in un’area tra via Grande Torino e via Furiassi. Ma ai partecipanti la pioggia non spaventa, anzi gli organizzatori invitano a portare ombrelli allegri e colorati.

 
Tocco di lievità in quella che si annuncia una giornata lunga e soprattutto blindata.

La manifestazione “Stop ai biolaboratori in Italia” è prevista dalle 10 alle 18 con il clou dalle 15.30 in poi quando è fissato il corteo che praticamente effettuerà un percorso ad anello con partenza e traguardo da piazzale Stefanini, tra il Multiplex e la Vitrifrigo, ovvero l’area messa a disposizione dei partecipanti che arriveranno da tutta Italia, ma anche l’area (alle spalle del palasport) dove è previsto il biolaboratorio.


La conta


«Saremo migliaia» annunciano gli organizzatori che raccomando anche ai presenti: «Si deve parlare del biolab, non prestiamo il fianco a provocazioni che avrebbero il solo ed unico risultato di spostare l’attenzione mediatica». Difficile al momento stabilire una cifra su quanti saranno alla fine, nel dubbio la Questura ha predisposto un imponente servizio d’ordine: almeno 180 agenti a presidiare l’evento e a controllare che tutto si svolga senza problemi. Niente turni, riposi, permessi: tutti i poliziotti disponibili sono stati reclutati in servizio e messi a disposizione, in più sono stati previsti rinforzi da altre Questure.
Ad affiancare gli agenti (dalla polizia di Stato alla Polstrada) anche i carabinieri, altre forze dell’ordine e naturalmente la polizia locale che avrà il compito di disciplinare arrivi e deflussi e controllare il rispetto dell’ordinanza sulle modifiche alla viabilità. Praticamente per l’intera giornata odierna meglio trovare percorsi alternativi all’area di Torraccia. Il provvedimento diramato dal Comune impone dalle 10 alle 20, il divieto di circolazione in piazzale Stefanini, via Furiassi e via Liuti.


La sospensione della circolazione


Prevista inoltre la sospensione temporanea della circolazione, dalle 14 alle 18 (e comunque per tutta la durata del corteo) anche in via Grande Torino, via Degli olmi, via Gagarin, via Sandro Pertini, ovvero l’interquartieri. In sostanza meglio transitare lungo la Montefeltro e anche i residenti della zona dovranno in qualche modo attrezzarsi o sopportare qualche disagio. Per quanto riguarda i dettagli della manifestazione si sa che si attendono almeno una cinquantina di pullman da tutt’Italia: dalla Campania come dal Friuli, dal Veneto come dall’Abruzzo. Ma diversi partecipanti raggiungeranno Pesaro in treno e poi raggiungeranno piazzale Stefanini con i bus navetta messi a disposizione dall’organizzazione, altri ancora arriveranno in auto. Sul luogo dell’evento sarà impiantato un palco dove si avvicenderanno gli interventi: ne sono previsti numerosi. 


L’effetto domino


La protesta mira ad avere un effetto domino: fermare il biolaboratorio di livello 3 di Pesaro e poi gli altri previsti in altre zone d’Italia. Molte le sigle che hanno aderito e la maggior parte riconducibili alla galassia no vax e free vax che temono l’accelerazione su un impianto sperimentale. Rassicurazione in questi mesi si sono avute ma non sono bastate. A questo proposito l’assessore al Fare Riccardo Pozzi ha tenuto a ribadire che l’Amministrazione venderà il terreno all’Istituto zooprofilattico subito dopo il parere del Tar sul ricorso presentato a Mattarella dall’associazione socio-culturale Seam per annullare la delibera con la quale è stata disposta l’alienazione del terreno per realizzarci la struttura di classe Bls3. 
 

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