Piano delle ciclabili, pioggia e sisma provocano intoppi al progetto lanciato nel 2019 (e già finanziato)

Il Comune ha dovuto rimodulare il lavoro tenendo conto dei rischi legati al fiume Foglia

Piano delle ciclabili, pioggia e sisma provocano intoppi al progetto lanciato nel 2019 (e già finanziato)
Piano delle ciclabili, pioggia e sisma provocano intoppi al progetto lanciato nel 2019 (e già finanziato)
di Letizia Francesconi
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Martedì 30 Gennaio 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 13:18

PESARO La Bicipolitana è da sempre vanto pesarese. La rete ha superato quota 100 chilometri e il Comune non si ferma. Nel mezzo c’è però qualche intoppo. Prendiamo per esempio il progetto “Move on bike” per collegare Pesaro a Montelabbate passando lungo il Foglia. Era stato annunciato in pompa magna nel 2019, poi fasi alterne ogni tanto è riemerso ma senza mai partire ufficialmente. E dire che i fondi ci sono già. Ma l’Amministrazione comunale ha chiesto più tempo e di rimodulare il piano, cosa che il Ministero ha accordato e finalmente stavolta potrebbe essere la volta buona. Quanto alle motivazioni sui ritardi il Comune ha tirato invece in ballo il meteo avverso, con l’alluvione dello scorso maggio e anche il terremoto del 9 novembre 2022. Ma cosa rappresenta in soldoni “Move on bike”?

Il doppio tracciato

Si tratta in sostanza di una pista ciclabile che si delinea lungo la valle del Foglia e che collegherà Pesaro a Montelabbate, o meglio alla zona di Chiusa di Ginestreto. Il progetto di fattibilità, già inserito nel piano delle opere pubbliche 2019/2023 e inserito a bilancio per l’anno 2023, è stato presentato in sinergia con il Comune di Montelabbate, per un importo stimato di 922mila euro, somma da suddividere - all’incirca fifty fifty - tra mutuo da contrarre e fondi ministeriali. Nel dettaglio sono previsti due percorsi ciclo-pedonali: uno sulla sommità arginale del fiume Foglia di collegamento della Torraccia con Villa Fastiggi che congiungerà l’attuale linea 3 con l’area naturalistica del lago Penserini per un itinerario totale di 2,6 chilometri. L’altro a Borgo Santa Maria di collegamento dell’area industriale di via Gabbani, nell’area della Chiusa di Ginestreto con il centro della frazione di 750 metri circa.

Tra le motivazioni anche la possibilità per chi lavora nelle aziende della zona di poter andare in fabbrica o in ufficio in bici. Il nodo è legato ai tempi. In sostanza la scadenza doveva essere per il 30 settembre scorso. Ma non è stato possibile per questo il ministero dell’Ambiente ha dovuto approvare la rimodulazione del Pod, il Piano operativo di dettaglio, chiaramente supportato da motivazioni giustificabili che il Comune ha trovato in un doppio evento che ha colpito il territorio: il sisma del 9 novembre 2022 e l’alluvione di maggio 2023 con la dichiarazione dello stato di emergenza e i tecnici dirottati nelle verifiche per i danni.

La rimodulazione

Con la determina comunale del 24 gennaio scorso a firma del dirigente del servizio Manutenzioni, è stato rimodulato il Piano operativo di dettaglio del tracciato di competenza del Comune di Pesaro, che tiene conto anche di interventi urgenti e prioritari contro il rischio idrogeologico e di esondazione del fiume Foglia. L’intervento previsto nel bilancio comunale per l’anno 2023 era di complessivi 922 mila 674 euro di cui 375 mila euro di fondi ministeriali, 422 mila euro con mutuo da contrarre e il restante utilizzando una quota dell’avanzo d’Amministrazione. A entrare nel merito delle modifiche è l’assessore all’Operatività Enzo Belloni. «Stiamo parlando del tratto, che dentro al progetto Move on Bike, è compreso fra Villa Fastiggi e Torraccia per il collegamento dell’attuale linea 3 della Bicipolitana con l’area naturalistica del lago Penserini per 2,6 chilometri di tracciato. Progetto, che abbiamo rimodulato per attenerci alle indicazioni della Soprintendenza, e per tutelare quest’area già di per sé sensibile dall’eventuale rischio di altre possibili esondazioni del fiume. Ci è stato chiesto di utilizzare un asfalto diverso su quel tratto di ciclabile rispetto a quanto preventivato, e con una pavimentazione di tipo drenante in relazione alla tipologia del terreno. Questo ci obbliga a rivedere il progetto e il conto economico per poi andare in gara e affidare i lavori».

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