Il genio bizzarro di Ruggeri, dai glomeruli alla pubblicità
Ritratto di un personaggio che ha fatto la storia di Pesaro

Oreste Ruggeri alla guida della prima auto transitata a Pesaro
Oreste Ruggeri alla guida della prima auto transitata a Pesaro
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Lunedì 29 Maggio 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 15:15

PESARO - Amore per lo scibile umano in ogni campo, coniugato a intraprendenza, gusto per l’innovazione, coraggio di precorrere i tempi: non è facile riassumere in poche parole la straordinaria vita di Oreste Ruggeri, di cui quest’anno si celebra un eccentrico anniversario, quello dei 111 anni dalla morte, avvenuta il 5 aprile del 1912. 


Il profilo


Ma il nuovo numero di Quaderni Pesaresi, “Oreste Ruggeri. Il fascino dell’intraprendenza”, undicesima pubblicazione della fortunata collana nata da un’idea di Stefano e Roberta Patrignani, è riuscito egregiamente nell’impresa, tracciando un accurato ritratto di un uomo che fu anche scienziato, carismatico self made man e pubblicitario ante litteram, in grado di dare vita a ingegnose campagne che non sfigurerebbero neanche nel più ardito marketing contemporaneo. Laura Ingrid Paolucci, profonda conoscitrice della vita e delle gesta di Ruggeri, ha saputo tracciare un quadro che ha reso giustizia di ogni sfaccettatura del poliedrico “Sor Oreste”: dalla sua precoce vocazione artistica che lo condusse a frequentare pittura e scultura all’Istituto di Belle Arti di Urbino, alla passione per le scienze. che lo portò a laurearsi prima in veterinaria a soli 20 anni, e un decennio dopo ad ottenere quel diploma in Farmacia che fu il passpartout per la sua fortunata carriera da industriale farmaceutico. 
Complice il prodotto per cui tutti ben lo conosciamo, i fortunatissimi glomeruli Ruggeri, fiore all’occhiello di tutta la sua attività commerciale e fulcro di una vivacissima propaganda pubblicitaria di successo.

Ruggeri, infatti, non si limitò a originali pubblicità sui giornali - Ruggeri fu anche un prolifico giornalista per testate locali e nazionali- ma ideò manifesti murali, le insegne luminose nelle stazioni e lungo le linee ferroviarie, uomini sandwich, fino ad arrivare all’installazione della grande sfera argentata rappresentante un glomerulo e allo stupefacente lancio di palloncini del 2 agosto 1908. 


Uno dei palloncini recava il ritratto dello stesso Ruggeri, e chi lo avesse trovato avrebbe vinto una somma di ben 100 lire: destino volle che atterrasse proprio nel cortile dell’ Ospedale San Benedetto, e Ruggeri passò un’allegra serata a cena coi pazienti del manicomio. «Mi sono imbattuta nella magnetica personalità di Ruggeri occupandomi. da ingegnere appassionato di architettura, della storia del suo famoso Villino» spiega Laura Ingrid Paolucci «Anticonformista, assetato di sapere, Ruggeri fu un vero e proprio pioniere, il primo, ad esempio, a portare un mezzo a motore nella nostra città: riusciva a cogliere le idee “forestiere” e farle sue, creando benessere per tutta la comunità. Un esempio da proporre anche ai giovani del 2023, per il suo coraggio e la capacità di lanciare sempre il cuore oltre l’ostacolo senza arrendersi ma».


Le immagini


«Stupisce pensare che nel secolo trascorso dalla scomparsa di Oreste Ruggeri nessuno abbia mai preso in considerazione l’idea di approfondire il personaggio» sottolinea Gabriele Stroppa Nobili , che ha fornito attingendo dal suo archivio le fotografie che impreziosiscono la pubblicazione, «questo quaderno riveste un’importanza fondamentale per la sua riscoperta: sono sicuro che lui ne sarebbe stato felice. Vincente l’idea di contattare Laura-Ingrid Paolucci, che ha coinvolto tutti col suo entusiasmo». Il nuovo numero di Quaderni Pesaresi»

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