La squadra mobile ha fatto scattare le manette ai polsi di un 40enne originario di Pescara, già noto alle forze dell’ordine. L’arresto è scattato dopo che la giovane compagna, accompagnata dai familiari che le hanno offerto il loro supporto e sostegno, si è presentata in Questura per raccontare il dramma della sua difficile relazione affettiva.
La donna, già madre di due figli, due anni prima aveva conosciuto attraverso i social quello che poco dopo sarebbe diventato il suo compagno e di lì a poco convivente. Nel giro di breve l’uomo aveva iniziato a mostrare una gelosia ossessiva nei suoi confronti, costringendola a vivere in un clima di violenze fisiche, soprusi, umiliazioni, controllo continuo su ogni suo comportamento, spostamento e comunicazione, tanto da farle interrompere ogni rapporto lavorativo, portandola all’isolamento dai familiari e dagli amici.
La richiesta
Contestualmente il pubblico ministero della locale Procura della Repubblica formulava al giudice per le indagini preliminari del Tribunale una richiesta di adozione di misura della custodia cautelare in carcere per il quarantenne, che veniva puntualmente accolta.
L’uomo, che nel frattempo si era allontanato raggiungendo la città di Pescara, veniva lì rintracciato lo scorso 30 settembre dal personale della locale squadra mobile, prontamente interessato dai colleghi pesaresi, che lo traeva in arresto, conducendolo presso la casa circondariale della zona.
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